Chiunque legga manga da un po’ di tempo e abbia quindi frequentato a sufficienza fiere e social saprà che una era la richiesta più roboante alle case editrici da parte del pubblico: la pubblicazione di Zatch Bell!, manga amatissimo di Makoto Raiku, che in Italia aveva avuto una storia travagliata. L’opera infatti venne pubblicata dalla Play Press senza però essere mai conclusa, trasformando Zatch Bell! in una sorta di lost media italiano: non più però grazie a J-Pop, che dal novembre di questo 2025 si è impegnata a pubblicare la perfect edition di Zatch Bell!
Ancor prima di parlare del manga in sé – sufficientemente famoso da rendere quasi superfluo farlo – è il caso di spendere qualche parola sull’edizione proposta. Parliamo infatti della classica edizione due in uno, quindi invece degli originali 33 volumi che compongono l’opera, questa serializzazione ne prevede 16 con un piano editoriale bimestrale. I volumi – in quanto perfect edition – sono più voluminosi della norma, ed hanno ovviamente un costo superiore (per quanto contenuto) rispetto ad edizioni simili, ed infatti avrà delle dimensioni leggermente inferiori ad altre perfect, come ad esempio quella di Blue Giant, sempre pubblicata dalla J-Pop. All’interno ci saranno pagine a colori, extra ed in quarta di copertina del primo volume si possono trovare delle strisce comiche di Makoto Raiku.

La cosa più importante è il rinnovo delle traduzioni, curate da Dario Rotelli, che si allontanano dalle vecchie censure per le quali ad esempio Zatch e i suoi compagni non venivano chiamati demoni, ma mamodo. L’eccezione visibile a tutti è quella del nome, che resta Zatch Bell! Invece di essere Gash Bell!, scelta che a titolo personale ritengo tutt’altro che sbagliata, perché fa riferimento ad un pubblico che ormai conosce l’opera di Makoto Raiku con quel nome. E questa cosa è molto importante e fa virare questo articolo sul fumetto in sé: perché oggi, in 2025 così eccessivamente saturo di shōnen, un lettore dovrebbe approcciarsi a Zatch Bell!? Ovviamente la nostalgia gioca un fattore cardine per molti: le richieste che per anni hanno assillato le case editrici derivavano da lettore ben oltre l’adolescenza – come chi scrive questo articolo – che conosceva l’opera di Makoto Raiku e la voleva nella propria libreria. Ma un lettore giovane che non conosce questo manga, perché dovrebbe prediligerlo ad altri?

La risposta potrebbe rischiare di essere troppo filosofica, ma è giusto partire dal preconcetto che qualsiasi storia meriterebbe una possibilità: detto ciò il manga di Makoto Raiku ha esattamente quel tipo di scintilla creativa ed espressiva che caratterizza le opere migliori. Zatch Bell! è ovviamente figlio del suo tempo, lo è visivamente, narrativamente e nei tropi e stilemi utilizzati durante il racconto, il chè non è un male, lo colloca semplicemente nel suo giusto periodo storico di riferimento. Questi elementi però non sono per niente invecchiati male e anzi sono usati anche oggi, quindi non c’è una grande possibilità di straniamento leggendo Zatch Bell! nel 2025. Indubbiamente, come per tutti i manga, Makoto Raiku prende le misure e migliora nel corso del tempo, ma i disegni del primo volume sono già rappresentativi del resto dell’opera per alcuni elementi fondamentali, in particolare quelli umoristici.

Zatch Bell! è un manga shōnen che fin da subito fa un uso calibrato ma presentissimo dell’umorismo, a partire proprio dalla presentazione del coprotagonista Zatch, che arriva nella stanza di Kiyomaro nudo, con un gigantesco tonno in spalla e accompagnato da un uccello gigante. E questo è solo l’inizio: la presentazione del piccolo demone viene fatta da Kiyomaro stesso che legge il biglietto del padre, mentre sullo sfondo della scena Zatch mangia in modo comicamente grottesco il gigantesco tonno pinna gialla che si era portato dietro. Il manga è pieno di scene e personaggi simili, Makoto Raiku aveva e ha un incredibile talento per alternare l’azione più concitata e drammatica ai momenti comici più strambi, che però non risultano mai fuori luogo, diventando parte integrante del ritmo narrativo e non un ostacolo alla lettura scorrevole della storia.

L’umorismo è per me che scrivo la chiave di Zatch Bell! e uno dei motivi migliori per leggerlo oggi, ma in generale parliamo di un’opera che si è fatta amare non tanto per nostalgia o casualità, ma perché ha tutte le carte in regola per essere un piccolo gioiellino nel panorama shōnen. Makoto Raiku ha creato una storia immediata ma non priva di complessità e stratificazione nei momenti chiave del manga, la sua azione è roboante e ben disegnata, ha un talento nato per la creazione dei character e monster design, echeggiando ancora oggi nella mente di migliaia di lettori con i suoi demoni e le loro tecniche incredibili. Zatch Bell! è insomma al pari di tanti shōnen che abbiamo letto in questi ultimi due decenni, e solo perché l’Italia sta arrivando in ritardo ad una pubblicazione ben fatta e completa, questo non significa che non meriti di essere letto, semmai tutto il contrario.


Scheda tecnica
Autore: Makoto Raiku
Data di uscita: 4 Nov 2025
Tipo prodotto: Fumetti
Prezzo: 12,50 euro
Rilegatura: Brossurato con sovracc.
Formato: 12,4×18
Interni: Colori e B&N
Pagine: 362

