CERCHI, il settimo album di ERICA MOU

disponibile nei formati: Vinile, Cd e Digitale
data d’uscita: 15 novembre 2024
CERCHI è il nuovo album di ERICA MOU, il settimo della sua discografia. Composto da undici tracce, l’album descrive un cammino di crescita e scoperta, che inciampa nella circolarità del tempo, un cerchio che non si chiude mai completamente ma in cui eventi e relazioni si ripresentano simili trovandoci diversi, in una profonda riconciliazione con sé stessi.
L’album si apre con “Madre”, ponte narrativo fra il suo recente libro “Una cosa per la quale mi odierai”, uscito lo scorso 13 settembre per Fandango Libri e questo nuovo lavoro, chiudendosi con “Canzone per la me che sono stata”, una lettera a sé stessa che invita a riflettere sul passato con accettazione e perdono. All’interno Erica racconta dell’incertezza dell’età adulta e la pressione delle aspettative, di un dialogo immaginario tra Dio e una donna, riflettendo sulla ciclicità della vita e sull’importanza del cambiamento, nella ricostruzione di un senso di completezza.
I brani sono nati tutti durante una residenza artistica al Teatro Petrella di Longiano (FC), in collaborazione con Molla e Flavia Massimo, due musicisti che da tempo accompagnano il percorso artistico di Erica.
“La prima e l’ultima canzone si tendono le mani a descrivere un cerchio”, afferma Erica Mou, “Nel mezzo, il desiderio di fare la muta, una partita a scacchi tra amore e coerenza, una promessa di cura, l’inganno dei trent’anni, tornare a vivere nel posto da cui si era fuggiti, la confusione di una festa di paese, una fede laica, una migrazione che non segue il caldo, parole che si incagliano. Ogni brano è un anello, una maglia di una collana. Si torna da dove si è partiti ritrovandosi diversi, tenendosi stretta la voce che conserva le tracce del percorso fatto. Le sonorità seguono lo stesso indirizzo dei testi, registrate in una dimensione live, quasi come se si potesse fotografare il momento della nascita delle canzoni, trattenendone la verità.”
Erica Mou è un’artista che conferisce alle parole una centralità irrinunciabile, sempre con un’eleganza profonda. La varietà di espressioni musicali va dal pop nordeuropeo al cantautorato con venature folk. Ha ricevuto molti importanti riconoscimenti per la canzone d’autore, tra cui Premio della Critica Mia Martini e il Premio Sala Stampa Radio TV al Festival di Sanremo (2012) e il premio Nilla Pizzi (2022). Alcune delle sue composizioni sono all’interno delle colonne sonore dei film “I baci mai dati” di Roberta Torre (2010), “Third Person” (2013) pellicola del regista e produttore premio Oscar Paul Haggis, “Una Piccola Impresa Meridionale” (2013) di Rocco Papaleo, (per cui ha ricevuto una candidatura ai David di Donatello per la Miglior canzone originale); scrive l’inedito “La bugia bianca” per l’omonimo film di Giovanni Virgilio (2015).
Oltre alla musica, Erica è impegnata nel cinema, nel teatro e nella scrittura. Come attrice è apparsa sul grande schermo nel film campione di incassi “Quo Vado” (2016) di Checco Zalone e nella commedia “Figli” (2020) di Mattia Torre, con Valerio Mastandrea e Paola Cortellesi.
Dal 2022 affianca Concita De Gregorio nello spettacolo teatrale “Un’ultima cosa,” di cui ha scritto anche le musiche.
Nel 2020 pubblica per Fandango Libri “Nel mare c’è la sete” a cui segue nel 2024 il suo secondo romanzo “Una cosa per la quale mi odierai”.
“Cerchi” è stato anticipato dai singoli e video “La festa del santo” e “Madre”.
16 aprile 2025 – Da oggi è anche disponibile il videoclip di “Sedimenti”, il nuovo estratto dal disco.
“Avere trent’anni vuol dire anche sentire le pressioni esterne che spingono verso la stabilità, che impongono di abbandonare il dubbio” afferma Erica Mou a proposito del brano: “come sedimenti che pressando l’uno sull’altro formano le rocce, costruirsi un’identità adulta pare debba essere un processo di metamorfosi che rinuncia alla permeabilità per lasciare spazio solo a granitiche certezze. Eppure tutto è in continua evoluzione e il tradimento più grande che si possa fare è quello verso sé stessi e la propria natura. Cosa farai da grande ora che sei grande?”
“Cerchi” è stato presentato in programmi televisivi di rilievo, come “Via dei matti n°0” di Stefano Bollani e Valentina Cenni (Rai 3) e “Gli occhi del musicista” di Enrico Ruggeri (Rai 2), ma anche a “Playlist” e “Radio 2 Social Club” (Rai 2 e Rai Radio2), “Paparazzi” (Rai Italia), “Save the Date” (Rai 5), “DiMartedì” (LA7) e RaiNews24. In occasione dell’uscita dell’album, inoltre, Erica è stata ospite di importanti trasmissioni radiofoniche, come “La nota del giorno”, “Il mondo non basta” e “Plot Machine” (Rai Radio 1), “Grazie dei fiori” (Rai Radio 2), “La lingua batte” (Rai Radio 3) in diretta da Più libri più liberi, “Capital Records” (Radio Capital), di Rai Isoradio, del GR di Rai Radio 2 e della sua rubrica “Prima fila”.
Cerchi è stato anticipato dai singoli e video “La festa del santo” e “Madre”, e accompagnato dall’uscita del video di “Mani d’ortica”, focus track del disco.
Link al video di “La festa del santo” su YouTube: https://youtu.be/mxLZLKOAuGs
Link al video di “Madre” su YouTube: https://youtu.be/G5UrjIc86Xk
Link al video di “Mani d’ortica” su YouTube: https://youtu.be/5-mqeix34R0
Link al video di “Sedimenti” su YouTube: https://youtu.be/jWMUhTvMTEA
TRACKLIST
Madre
Mani d’ortica
Sedimenti
La festa del santo
Complici
Parlare coi cani
L’alfiere
Genesi
Piccola vita
Muta
Canzone per la me che sono stata
CERCHI – CREDITI DEL DISCO
Testi e musiche di Erica Mou (Erica Musci).
Prodotto da Erica Mou.
Suonato e arrangiato da Erica Mou, Flavia Massimo e Molla.
Registrato e mixato da Fabio Cardone presso Teatro
Petrella di Longiano e Studio The Spheres di Montesilvano.
Masterizzato da Giovanni Versari presso La Maestà.
Etichetta – Maremadre
Distribuzione – ADA Music Italy
Booking – OTR live
L’ALBUM “CERCHI” – TRACCIA PER TRACCIA
Madre
Il disco si apre con “Madre”, un brano che rappresenta il punto d’incontro tra il nuovo album e il romanzo “Una cosa per la quale mi odierai”. Le parole disegnano la vita come un cerchio, immaginano di ricordare con vividezza il momento della propria nascita, maledicono un addio, sovrappongono l’inizio e la fine.
Mani d’ortica
Una canzone sulla complessità di una relazione: il delicato equilibrio tra il desiderio di proteggere e la paura di ferire inevitabilmente l’altro, sabotandosi.
Sedimenti
Il brano racconta l’incertezza tipica dell’età adulta, l’inganno dei trent’anni. Si interroga sulle scelte di vita e sulla pressione delle aspettative, riflettendo sulle decisioni che modellano la nostra esistenza.
La festa del santo
Qui è evocata l’atmosfera di una festa di paese, mescolando l’eccitazione e il disorientamento tipici di questi eventi. Su questo sfondo si racconta una storia d’amore e incomunicabilità.
Complici
Il brano esplora la tensione tra il desiderio di andare avanti e il rischio di ricadere negli errori del passato. Fuggire in adolescenza dal posto in cui si è nati e cresciuti, ritornarci da grandi con sentimenti nuovi.
Parlare coi cani
Parole che si incagliano, la difficoltà di scendere nella profondità dei sentimenti si arrende a una via più semplice.
L’alfiere
Il brano usa la metafora degli scacchi per riflettere sulla ciclicità della vita e sull’importanza del cambiamento, un invito a vedere la vita come una serie di trasformazioni continue e necessarie.
Genesi
Il dialogo immaginario tra una donna e Dio, creatori l’una dell’altro, in un inaspettato ribaltamento di prospettiva.
Piccola vita
La canzone affronta le preoccupazioni legate alla maternità e all’ingresso di una nuova creatura nel mondo: raccoglie i pensieri profondi e le paure che accompagnano il percorso verso la genitorialità.
Muta
Un brano di trasformazione interiore, un cammino senza arrivo, di continua mutazione.
Canzone per la me che sono stata
L’album si conclude con “Canzone per la me che sono stata”, una lettera personale, carica di speranza, indirizzata a sé stessa del passato, una persona che non c’è più ma di cui la voce conserva le tracce.
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Testi e immagini dall’Ufficio Stampa Big Time. Aggiornato il 16 aprile 2025.
