Tojima Wants to Be a Kamen Rider
Il primo episodio di Tojima Wants to Be a Kamen Rider, disponibile dal 4 ottobre 2025 sulla piattaforma Crunchyroll, segna l’inizio della serie animata che omaggia l’amore per una delle figure più amate della cultura pop giapponese. È una produzione che si muove tra nostalgia e quotidianità, mescolando la leggerezza della commedia con il fascino intramontabile di Kamen Rider.
Prima di entrare nel merito della nuova serie, è utile ricordare chi sia Kamen Rider. Creato negli anni Settanta dal maestro Shōtarō Ishinomori, Kamen Rider è l’eroe mascherato per eccellenza: casco a forma di cavalletta, sciarpa rossa e motocicletta. al giorno d’oggi Kamen Rider è diventato un simbolo intergenerazionale: Il suo impatto ha superato i confini della televisione, influenzando anime, manga, cinema e videogiochi, fino a diventare un pilastro della cultura visiva nipponica.

È in questo contesto che nasce Tojima Wants to Be a Kamen Rider, tratto dal manga omonimo di Yokusaru Shibata tutt’ora in corso dal 2018.
La serie racconta di Tojima, un uomo di quarant’anni che sogna di poter incarnare l’eroe che lo ha fatto sognare da bambino. Il protagonista adulto è uno spunto interessante, al posto del giovane ardente di passione abbiamo un personaggio che deve far fronte a fatiche, le disillusioni e i desideri di una vita adulta; è un dettaglio che rende la storia più intima e vicina a chi guarda, soprattutto ad un pubblico che con Kamen Rider è cresciuto.
Dal punto di vista tecnico, il primo episodio offre spunti contrastanti. Il character design è buono, I disegni statici risultano piacevoli, semplici, ma curati.
Sul fronte dell’animazione vera e propria non si notano ancora sequenze particolarmente raffinate: le scene non presentano quel dinamismo che spesso ci si aspetta da una produzione dedicata ad un’icona dell’azione.
Si tratta comunque di un inizio, e c’è la curiosità di vedere come la serie potrà crescere da questo punto di vista.
Ho trovato interessanti alcuni brani usati all’interno dell’episodio curati dal DJ TeddyLoid (tra i suoi lavori ricordiamo le OST di Panty & Stocking, Code Geass, Isekai Suicide Squad).

Il primo episodio riesce, nonostante i limiti tecnici, a catturare l’attenzione.
Tojima Wants to Be a Kamen Rider non punta sugli effetti speciali, ma sceglie di parlare direttamente al cuore dello spettatore, soprattutto a quello giapponese, cresciuto in una cultura dove Kamen Rider è molto più di un semplice personaggio televisivo. È un’opera che interesserà chi da bambino sognava di trasformarsi in un eroe: nella passione ostinata e ingenua di Tojima, lo spettatore può ritrovare quella stessa fiamma che un tempo lo faceva emozionare davanti alle gesta del proprio eroe preferito.
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