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I Gaznevada in Going Underground, film documentario di Lisa Bosi

i Gaznevada nel 1982. Crediti per la foto: Coppitz

i Gaznevada nel 1982. Crediti per la foto: Coppitz

I GAZNEVADA IN GOING UNDERGROUND, un film documentario di Lisa Bosi

IL 24, 25 E 26 FEBBRAIO 2025 AL CINEMA

le proiezioni alla presenza della regista Lisa Bosi

24.02 BOLOGNA – Cinema Galliera

25.02 MILANO – Cinema Betrade

26.02 ROMA – Cinema Troisi

in aggiornamento su Going Underground: https://www.wantedcinema.eu/it/article/going-underground

il poster del film documentario Going Underground, con i Gaznevada, regia di Lisa Bosi

Arriva al cinema il 24, 25 e 26 febbraio 2025, Going Underground, il documentario dedicato ai Gaznevada, gli invincibili guardiani della libertà del mondo.

Presentato in anteprima mondiale alla 65° edizione del Festival dei Popoli di Firenze, in competizione al SeeyousoundTM International Music Film Festival, prodotto da Wanted Cinema e Sonne Film, con il contributo dell’Emilia-Romagna Film Commission, il film scritto e diretto da Lisa Bosi (Disco Ruin – 2020), racconta l’evoluzione della musica italiana, dal punk all’italo disco, all’house, narrata attraverso l’incredibile storia dei Gaznevada, il più importante gruppo italiano punk e new wave.

I Gaznevada si raccontano senza censure, senza false retoriche, in un film che porta lo spettatore a navigare alla deriva della loro giovinezza. Going Underground è un viaggio crudo e sincero nei loro ricordi “che vengono dalla nebbia”, in un documentario che abbandona la classica forma delle interviste.

La Bologna in cui vivono è la città del DAMS, di Umberto Eco, di Gianni Celati, di Andrea Pazienza. In questo fermento culturale nascono le etichette discografiche (una su tutte la “Italian Records”) che si occupano di musica alternativa. Il nuovo suono inglese e americano arriva in Italia e i Gaznevada realizzano il loro album più famoso, “Sick Soundtrack”, colonna sonora malata, al 42esimo posto tra gli album più importanti della musica italiana secondo Rolling Stone. Sullo sfondo un paese che passa dagli scontri di piazza, dall’impegno politico, all’edonismo puro. Poi arriva l’italo disco. Alcuni muoiono, altri si vendono. Il futuro è luccicante, ma feroce per chi non si sente a suo agio nei nuovi abiti.

Tra momenti di gioia esaltante, quando pensi di spaccare il mondo, e attimi di tristezza disperata, quando tutto sembra perduto, finiscono per diventare loro stessi un fumetto di Andrea Pazienza, lì con loro a disegnare nella Traumfabrik, la fabbrica di sogni nata in una casa occupata nel pieno centro di Bologna. La loro generazione è folle, geniale, misera e disperata, scrive lo scrittore Pier Vittorio Tondelli. Fabbricano sogni, dicono loro.

A quasi 50 anni dal ’77 bolognese, la memoria filtra il superfluo e ogni ipocrisia. E il famoso monologo tratto da “Pompeo” Pazienza che chiude il film, fa capire come siano vite come quelle dei Gaznevada che lasciano un segno profondo nella musica e nella società. Sono ancora oggi la nostra “colonna sonora malata”.

Una delle tracce di “Sick Soundtrack” dà il titolo a questo film, che la regista Lisa Bosi definisce “un’esperienza immersiva, un viaggio onirico/drogato nella mente di questi ventenni” – e commenta – “Noi spettatori seguiamo il flusso dei loro ricordi, abbandonando l’ovvio e il didascalico, rifuggendo le categorie di giudizio che ci obbligano a decretare cosa è bene e cosa è male”.

i Gaznevada nel 1982. Crediti per la foto: Coppitz

 

SINOSSI

L’evoluzione della musica italiana, dal punk, all’italo disco, all’house, narrata attraverso l’incredibile storia dei Gaznevada, il più importante gruppo italiano punk e new wave. Una storia universale che racconta senza filtri la vita di ventenni che, tra gli anni ‘70 e ’80, inseguono il loro sogno di vivere con la musica. Sono folli, geniali, miseri e disperati. Fabbricano sogni, dicono loro.


L’IDEA DEL FILM

L’evoluzione della musica italiana della seconda metà del Novecento passa attraverso varie fasi, come peraltro a livello internazionale: dal punk, alla new wave, dall’italo disco, all’house, c’è un filo rosso che lega esperienze musicali apparentemente diversissime. Pochi altri gruppi come i bolognesi Gaznevada possono testimoniare con la loro storia il passaggio da una stagione all’altra di questa mutazione del gusto e dei trend musicali. Per questo forse sono ritenuti uno dei gruppi più interessanti del nostro panorama pop punk rock e forse la band più importante della new wave italiana, non a caso definiti “gli invincibili guardiani della libertà del mondo”.

Una storia universale, la loro, che racconta senza filtri la vita di ventenni che, tra gli anni ‘70 e ’80, inseguono il loro sogno di vivere con la musica. Going Underground ripercorre questa storia, portando in scena la formazione storica del loro album più famoso, Sick Soundtrack (colonna sonora malata), ancora oggi inserito al 42esimo posto dei dischi che hanno maggiormente influenzato la musica italiana secondo Rolling Stones. La loro fase aurea ha attraversato e segnato una stagione ideale, politica, di costume della società italiana e in particolare bolognese. 

BOLOGNA CAPUT MUNDI

Una Bologna, quella degli anni ’70 e ’80, che era terreno di coltura per movimenti rivoluzionari e nuove tendenze della musica e della moda che sono poi diventate di nazionali. Nascono le etichette discografiche che si occupano di musica alternativa, una fra tutte l’Italian Records, e, attraverso di loro, il suono inglese e americano arriva in Italia. Poi il vento cambia negli anni Ottanta e i rigurgiti rivoluzionali implodono nel “privato”, sullo sfondo di un paese che passa dall’impegno politico all’edonismo puro, dove i concerti e l’autoriduzione lasciano il posto alle discoteche e ai buttafuori Djs. La new wave cede il passo all’italo disco. Alcune band muoiono, altre si vendono come possono. 

Tra momenti di gioia esaltante, quando pensi di poter spaccare il mondo, e attimi di tristezza disperata, quando tutto sembra perduto, i Gaznevada finiscono per diventare i personaggi di un fumetto di Andrea Pazienza, con le loro disavventure, la gloria, l’eroina, i litigi, le morti. Sono folli, geniali, miseri e disperati, descrive così la loro generazione lo scrittore Pier Vittorio Tondelli. Fabbricano sogni, dicono loro. 


NOTE DI REGIA

Going Underground è un’esperienza immersiva, un viaggio onirico/drogato nella mente di questi ventenni. E noi spettatori siamo costretti a seguire il flusso dei loro ricordi, abbandonando l’ovvio e il didascalico, rifuggendo le categorie di giudizio che ci obbligano a decretare cosa è bene e cosa è male, per navigare alla deriva della loro giovinezza.

Il docufilm ha la forma del diario narrato dagli stessi protagonisti. Dalle registrazioni di molte ore di interviste fatte ai membri dei Gaznevada, nasce questo racconto intimo di ragazzi allora giovanissimi che, crescendo, si sono trasformati come il contesto attorno a loro.

LA FORMA DEL FILM

A partire dalle loro memorie e da una accurata ricerca di materiali d’epoca – spesso inediti – si sviluppa una sceneggiatura che raccoglie alcuni, precisi voice-over che vanno ad integrarsi ai molti reperti d’archivio che compongono il tessuto visivo del film. Tra questi l’archivio di Red Ronnie, della Cineteca di Bologna, dell’Italian Records, della Rai e molti altri.

L’idea era quella di abbandonare la forma classica del documentario basato su intervistati che parlano in camera, per abbracciare la forma del film, in cui le immagini scandiscono la storia. Sono scene oniriche, distopiche, non didascaliche, una sorta di racconto nel racconto, una testimonianza del loro essere sopravvissuti e risorti. Le riprese vicine al mondo delle performance artistiche, con una fotografia fortemente innaturale, come i colori acidi dei loro disegni fatti nella Traumfabrik, ci restituiscono il sapore amaro e visionario dell’epoca.


GOING UNDERGROUND, con i GAZNEVADA

Scritto e diretto da: Lisa Bosi

Fotografia: Salvo Lucchese

Montaggio: Corrado Iuvara

Fonico di presa diretta: Andrea Guerrini

Musiche originali: Gaznevada

Grafiche ed animazioni: Martino Bisson

Produtto da: Giangiacomo De Stefano e Anastasia Plazzotta

Una produzione Sonne Film e Wanted Cinema

Con il contributo di: Emilia Romagna Film Commission, Comune di Bologna

Distribuzione: Wanted Cinema

Con la partecipazione di:

Billy Blade – Alessandro Raffini

Andy Nevada – Giorgio Lavagna

Marco Nevada – Marco Bongiovanni

Bat Matic – Marco Dondini

Robert Squibb – Ciro Pagano

E con Gianpietro Huber, Giovanni Natale, Oderso Rubini, Fawzia Selama, Paolo Santoli

Going Underground è un GREEN FILM

Documentario, Italia, 2024, 78’, 4K UHD

Testo, video e immagini dall’Ufficio Stampa Wanted Cinema, Echo Group.

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