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Made in Heaven e la simbologia religiosa ne Le bizzarre avventure di JoJo – Stone Ocean

Made in Heaven e la simbologia religiosa ne Le bizzarre avventure di JoJo – Stone Ocean

Le bizzarre avventure di JoJo (JoJo no Kimyō na Bōken) di Hirohiko Araki rappresenta uno dei manga più influenti e iconici del panorama contemporaneo. E grazie alla sua stratificazione culturale che attinge liberamente da riferimenti artistici, musicali e religiosi, riesce a conquistare proprio tutti. 

Ciò che la presente analisi intende esplorare è proprio uno di questi dettagli culturali, ovvero, la figura di Enrico Pucci co-protagonista della sesta parte dell’opera – Stone Ocean.

Prima di procedere con lapprofondimento però, è doveroso fare un passo indietro perché è importante introdurre il significato di stand. Infatti, uno stand (スタンド, sutando) in JoJo è la manifestazione soprannaturale del potere spirituale di una persona, visibile solo ad altri Stand User (スタンド使い, sutando tsukai). Ogni Stand ha abilità uniche (combattimento, manipolazione del tempo, ecc.) ed è legato alla vita del suo utilizzatore – se lo Stand muore, muore anche l’User.

L’articolo contiene rivelazioni significative sulla trama di Stone Ocean, a chi non volesse spoiler consigliamo la visione dell’anime prima di proseguire con la lettura

Le bizzarre avventure di JoJo – Opzioni per lo streaming



Ma nel suo stand, chiamato Made in Heaven, Padre Pucci si racchiude una delle più complesse allegorie religiose dell’intera saga. Attraverso una lettura simbolica che mette in dialogo tradizioni apocalittiche giudaico-cristiane e liconografia angelica, si intende dimostrare come Araki abbia creato non solo un antagonista, ma un vero e proprio simbolo della spiritualità corrotta, capace di incarnare le contraddizioni più profonde tra fede e ossessione distruttiva.

Non solo.

Stone Ocean presenta in Made in Heaven una delle creazioni più ricche di significato simbolico dell’intera opera di Hirohiko Araki. 

la cover del numero 115 del mensile con Le bizzarre avventure di Jojo, come edito da Star Comics (2020), con il protagonista di Made in Heaven, Padre Enrico Pucci

Lo stand di Padre Pucci non è una mera arma di distruzione finale. È interessante notare come il nome stesso dello stand richiami l’omonimo album dei Queen del 1995, ultimo lavoro in studio della band con Freddie Mercury, creando un parallelo simbolico tra la fine di un’era musicale e la fine del mondo narrativo.

Le radici angeliche di Made in Heaven

L’analisi iconografica dello stand di Enrico Pucci rivela immediatamente i suoi riferimenti alle tradizioni apocalittiche: Made in Heaven assume le sembianze dell’angelo dell’Apocalisse, uno dei sette arcangeli delle scritture sacre, colui che con la tromba del Giudizio annuncia i tempi della fine.

Il nome stesso dello stand non è casuale: Made in Heaven evoca direttamente l’origine divina, qualcosa di letteralmente “fatto nei cieli“. Non è soltanto un potere soprannaturale, ma una manifestazione della volontà celeste, un’arma forgiata secondo il disegno divino per portare a compimento il destino dell’umanità.

L’ispirazione più immediata sembra essere San Gabriele arcangelo, che compare nell’Apocalisse e nella tradizione biblica è rappresentato anche come “la mano sinistra di Dio“, è il primo ad apparire nel Libro di Daniele. Come messaggero divino per eccellenza, l’arcangelo Gabriele fu mandato da Dio per gli annunci più cruciali della storia sacra. La connessione con il design di Made in Heaven quindi, non è casuale: entrambi incarnano il ruolo di messaggeri divini incaricati di portare a compimento il destino ultimo dell’umanità.

Ma l’influenza simbolica non si ferma qui. Nel personaggio di Pucci e del suo stand si riconosce anche la figura dell’arcangelo Michele, il cui nome in ebraico (מִיכָאֵל, Mikha’el) significa: “Chi come Dio?” e che nell’Apocalisse è il capo dell’esercito angelico che combatte contro il Demonio. Nel libro dell’Apocalisse infatti, si descrive la guerra nel cielo: “Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago” (12,7), incarnando perfettamente il ruolo di colui che deve porre fine al mondo corrotto per permetterne la trasformazione.

L’arcangelo-demone: quando la fede diventa terrore

Questa stratificazione simbolica rende Padre Pucci probabilmente il villain più inquietante dell’intera saga de Le bizzarre avventure di JoJo. Come l’angelo dell’Apocalisse che incarna simultaneamente fine e destino, Enrico rappresenta la figura paradossale dell’arcangelo-demone: un servitore fedele destinato a distruggere il mondo per ricrearlo secondo una visione di perfezione.

Il suo rapporto con l’Etereo è centrale nell’economia del personaggio, ma genera un’ambivalenza profonda che è al cuore della sua caratterizzazione. In quanto prete cattolico, Pucci dovrebbe servire il Dio cristiano, eppure la sua devozione più autentica è rivolta a Dio Brando, il vampiro immortale co-protagonista della saga. Questa sovrapposizione non è casuale: Araki crea deliberatamente una confusione tra le due figure divine, rendendo impossibile distinguere dove finisca la fede religiosa tradizionale e dove inizi l’adorazione per il suo maestro soprannaturale.

Non si tratta di semplice devozione verso un vampiro immortale, ma di una connessione quasi mistica con colui che considera il proprio vero signore. Pucci non interpreta la volontà di Dio, la venera e la perpetua oltre la sua morte, convincendosi che essa coincida con un piano divino superiore. E il suo Made in Heaven diventa così l’estensione fisica di questa fedeltà ambigua, uno strumento per attuare il reset universale che potrebbe essere volontà tanto di Dio Brando quanto del Dio cristiano.

Anche il nome Enrico non appare casuale in questa costruzione simbolica: deriva dal germanico “Heinrich“, che significa “padrone della casa. Un nome che evoca autorità e controllo, perfettamente in linea con un personaggio che si arroga il diritto di decidere il destino dell’intera umanità in nome di una divinità dalla natura ambigua.

La sua terrificante efficacia come antagonista deriva proprio da questa doppia convinzione: non agisce mosso da malvagità personale, ma dalla sincera credenza di star servendo contemporaneamente due padroni che nella sua mente sono diventati uno. È la fede corrotta portata alle sue estreme conseguenze, dove il sacro e il profano si fondono in un’unica, devastante ideologia.

Conclusioni

Araki dimostra ancora una volta la sua maestria nel tessere riferimenti culturali profondi, attingendo alle tradizioni apocalittiche per costruire un personaggio che trascende il semplice ruolo di villain e si eleva a simbolo di una spiritualità pervertita, capace di giustificare qualsiasi orrore in nome di una volontà superiore dalla natura indefinibile.

In questo senso, Made in Heaven non è solo uno stand potentissimo, ma la perfetta materializzazione di un’ideologia che vorrebbe riscrivere la realtà stessa secondo parametri di perfezione che nascono dalla sacrilega fusione tra fede cristiana e adorazione demoniaca.

Gallery Le bizzarre avventure di JoJo – Stone Ocean

Bibliografia e fonti:

Karel van der Toorn, Bob Becking, Pieter W. van der Horst, a cura di; Dictionary of Deities and Demons in the Bible (DDD), seconda edizione estensivamente rivista, E. J. Brill, Leiden – New York – Köln, 1999, alle voci Gabriel e Michael.

Instituut voor de Nederlandse taal, Historische woordenboeken Nederlands en Fries alla voce Heinric, link: https://gtb.ivdnt.org/iWDB/search?actie=article&wdb=VMNW&id=ID73732&lemmodern=Heinrik

Maria Milvia Morciano, “L’arcangelo Gabriele, messaggero del Signore“, Vatican News, 30 settembre 2022, link: https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2022-09/l-arcangelo-gabriele-il-messaggero-del-signore.html

Colin McAllister, a cura di; The Cambridge Companion to Apocalyptic Literature, Cambridge Companions to Religion, Cambridge University Press, 2020

Francis J. Moloney, The Book of Revelation: Hope in Dark Times. Religions 2019, 10, 239, DOI: https://doi.org/10.3390/rel10040239

 

Sinossi dell’anime Le bizzarre avventure di JoJo – Stone Ocean:

Florida, Stati Uniti, 2011. Dopo un incidente d’auto con il fidanzato, Jolyne Kujo cade in una trappola ed è condannata a 15 anni da trascorrere nella prigione statale di massima sicurezza di Green Dolphin Street, nota anche come “l’Acquario”. Mentre si trova sull’orlo della disperazione, riceve dal padre un ciondolo che risveglia in lei un misterioso potere. “In questo mondo ci sono cose più terribili della morte, e ciò che succede in questo carcere è una di queste”. Il messaggio di un misterioso ragazzino che appare davanti a Jolyne, eventi inspiegabili che si susseguono, l’orribile verità raccontata dal padre durante una visita e un nome, DIO… Riuscirà Jolyne a uscire da questa prigione? I destini della famiglia Joestar e di DIO s’intrecciano da secoli. Che lo scontro finale abbia inizio!

la cover del numero 115 del mensile con Le bizzarre avventure di Jojo, come edito da Star Comics (2020), con il protagonista di Made in Heaven, Padre Enrico Pucci, nella composizione da Canva, licenza d’uso
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