Di rivisitazioni della tragedia di William Shakespeare, Macbeth, ce ne sono moltissime, disperse fra diversi media ed epoche differenti. Ci troviamo oggi a parlare di una delle più recenti ed attinenti ai nostri interessi, Macbeth – una storia di orrori di Stefano Ascani e Simone D’Armini, pubblicato negli Stati Uniti dalla Dark Horse e qui in Italia dalla saldaPress, in un’edizione decisamente interessante anche per i buoni standard a cui si attiene la casa editrice.
Il volume si suddivide fra la storia, composta da tre atti e non da cinque, a differenza dell’opera teatrale, e poi da una postfazione affidata alle parole di Stefano Ascari, per chiudersi infine con una galleria di bozze di lavorazione, arricchite dalle note di Simone D’Armini. Questo Macbeth è in tutto e per tutto un volume autoesplicativo: non solo la storia, seppur piena di misticismo e misteri, si svolge senza fronzoli e comunica con il lettore in modo chiaro e sanguinoso, ma gli extra alla fine del volume rendono estremamente chiaro l’intento degli autori.
Un intento che è quello non di riproporre Macbeth così come lo conosciamo, semplicemente cambiando il media di riferimento dal teatro al fumetto, bensì una rielaborazione del mito che mescoli gli interessi e le passioni dei due autori con ciò che li ha affascinati maggiormente dell’opera teatrale di partenza. Qualsiasi confronto fra il fumetto e l’opera originale ha poco senso ed è forse molto più importante concentrarsi sull’esperienza che questo volume offre, frenetica, violenta, oscura e travolgente.
I due autori giocano sul donare un aspetto più cupo, gotico e mistico alla loro rielaborazione, le pagine sono un susseguirsi di scene violente, dialoghi ricchi di intrighi e design estremamente curati ed interessanti. Che si conosca o meno l’opera originale, questo Macbeth trascina il lettore in una spirale di follia e perversione, frutto tanto di creature oscure quanto del male di cui ogni uomo è capace, intrigando e inorridendo il lettore. Le vignette sono ricche di dettagli, l’uso delle ombre, così dense e caratterizzanti, rende l’oscurità partecipe della narrazione, rivelando gli oscuri desideri di coloro che si nascondono dalla luce e vengono avviluppati dall’oscurità.
L’azione, onnipresente in tutti e tre gli atti del racconto, non dà quel brio che si ottiene leggendo storie simili, ma contribuisce a sua volta a costruire un clima di orrore e disgusto. Questi cavalieri protagonisti del racconto, che all’apparenza dovrebbero essere quegli uomini dalle armature scintillanti di cui si parla nei miti, sono in realtà bestie selvagge dedite alla guerra e all’omicidio. Anche lo scontro più piccolo è uno spettacolo di sangue e massacro.
La fascinazione di Stefano Ascari per le tre streghe dell’opera originale è ampiamente tangibile anche senza la necessità di leggere le sue parole a riguardo, così come il tentativo da parte sua e del disegnatore Simone D’Armini di avviluppare ulteriormente le loro figure nel mistero, tramite dei design che strizzano l’occhio ad una atemporalità che si può attribuire solo a proprietà magiche. La lettura del Macbeth di questi due autori è un’esperienza trascinante e coinvolgente, che fortunatamente offre non solo uno scorcio dell’opera teatrale, ma anche e soprattutto mette in piena mostra le capacità e le ambizioni di chi ci ha lavorato.
Scheda tecnica
Autore: Stefano Ascari e Simone D’Armini
Data di uscita: 10 Gen 2025
Tipo prodotto: Fumetti
Prezzo: 24,00 euro
Rilegatura: Cartonato
Formato: 180 x 275 mm
Interni: Colori
Pagine: 120