PINO DANIELE – NERO A METÀ, film documentario di MARCO SPAGNOLI e STEFANO SENARDI
con la partecipazione di ENZO AVITABILE, TONY CERCOLA, TULLIO DE PISCOPO, TERESA DE SIO, TONY ESPOSITO, ENZO GRAGNANIELLO, PIETRA MONTECORVINO, JAMES SENESE, FAUSTA VETERE
e tanti altri…
Produzione FIDELIO ed EAGLE PICTURES
Regia di MARCO SPAGNOLI
4-5-6 GENNAIO SOLO AL CINEMA
Distribuito da EAGLE PICTURES
VISTA LA GRANDE RICHIESTA IL FILM RIMARRÀ AL CINEMA ANCHE NEI PROSSIMI GIORNI!
A 10 anni dalla scomparsa del cantautore napoletano arriva al cinema un ritratto intimo e profondo dell’uomo dietro l’artista
CANDIDATO AL NASTRO D’ARGENTO 2025 – MIGLIOR DOCUMENTARIO NELLA CATEGORIA “CINEMA CULTURA SPETTACOLO”

5 marzo 2025 – Dopo il grande successo in sala, dove ha superato i 600.000 euro al Box Office, diventando così ad ora il documentario più visto del 2025 e uno dei maggiori successi nell’ambito del cinema del reale della stagione 2024 – 2025, “Pino Daniele – Nero a metà”, il documentario scritto da Marco Spagnoli e Stefano Senardi per la regia di Marco Spagnoli, è ufficialmente nella cinquina finalista dei Nastri D’Argento 2025 per i migliori documentari realizzati nel 2024, nella categoria Cinema Cultura Spettacolo.
Sarà al cinema solo sabato 4, domenica 5 e lunedì 6 gennaio 2025 il documentario “Pino Daniele – Nero a metà”, scritto da Marco Spagnoli e Stefano Senardi, un ritratto intimo e profondo della vita e carriera del cantautore napoletano, una delle figure più importanti della musica italiana.
A 10 anni dalla scomparsa di Pino Daniele, il documentario sarà l’occasione per riscoprire l’uomo dietro l’artista, grazie ai racconti e le emozioni racchiuse in uno dei suoi album più rappresentativi.
Da oggi, venerdì 6 dicembre, sono disponibili la locandina e il trailer del docufilm.
Prodotto da Fidelio ed Eagle Pictures, per la regia di Marco Spagnoli, “Pino Daniele – Nero a metà” ripercorre la prima parte della carriera di Pino Daniele. Attraverso gli occhi di Stefano Senardi, amico di lunga data e storico produttore di Pino, il documentario offre uno sguardo inedito sul legame tra l’uomo e l’artista, esplorando il lato più autentico e personale del musicista napoletano.
Senardi guida il pubblico attraverso una serie di interviste esclusive con alcuni dei più stretti collaboratori e amici di Pino. Una vera e propria celebrazione non solo della musica dell’artista, ma anche dei suoi pensieri, della sua passione per Napoli e della sua capacità di innovare continuamente il panorama musicale. Tra i protagonisti delle interviste, i musicisti che hanno accompagnato Pino Daniele nella sua straordinaria carriera, dando voce a storie ed aneddoti unici.
Il regista Marco Spagnoli crea una narrazione che mescola immagini di repertorio, musica e testimonianze, dando vita a un percorso emozionale che esplora la cultura napoletana e il suo legame indissolubile con l’anima di Pino Daniele e rendendo Napoli un vero e proprio personaggio del documentario.
In “Pino Daniele – Nero a metà” le immagini di Napoli si fondono con le melodie di Pino Daniele, creando un’esperienza visiva e sonora che porta lo spettatore a immergersi completamente nel mondo dell’artista.
“Pino Daniele – Nero a metà” è diretto da Marco Spagnoli, scritto da Stefano Senardi e Marco Spagnoli. Dopo il successo per Franco Battiato – La Voce del Padrone, Miglior documentario al Nastro D’Argento 2022, Spagnoli e Senardi continuano il loro viaggio nella storia della canzone d’autore italiana.
Il documentario, interamente girato a Napoli, ha la voce narrante e consulenza musicale di Stefano Senardi ed è prodotto da Daniele Basilio e Silvio Maselli per Fidelio e da Roberto Proia per Eagle Pictures.
Produttori esecutivi sono Francesca Andriani e Guglielmo D’Avanzo, organizzatore generale Carmine Daniele.
Direttore della fotografia è Gianluca Rocco Palma, il montaggio è affidato a Jacopo Reale.
Il montaggio del suono è affidato a Marco Furlani, mentre le musiche originali all’interno del documentario sono di Pasquale Catalano.
Ieri sera, sabato 28 dicembre, durante la seconda serata di Capri, Hollywood, Festival diretto dal giornalista e conduttore televisivo Pascal Vicedomini, il documentario “Pino Daniele – Nero a metà” di Marco Spagnoli e Stefano Senardi è stato premiato come MIGLIOR DOCUMENTARIO della Ventinovesima edizione dell’evento che si tiene sull’isola di Capri.
Presente alla serata, il regista Marco Spagnoli, che ha ritirato il premio anche a nome di Stefano Senardi, e che ha dedicato il premio
“alla memoria di Pino Daniele che ha cambiato e reso migliori le vite di tutti noi; a mia moglie, la scrittrice Orsola Severini, e al coraggio di Cecilia Sala, giornalista che mentre noi siamo qui a celebrare il cinema, è in una prigione in Iran”.
RISULTATO STAORDINARIO PER PINO DANIELE – NERO A METÀ, un documentario di MARCO SPAGNOLI e STEFANO SENARDI
OLTRE MEZZO MILIONE DI INCASSI QUASI 60MILA SPETTATORI IN SOLI 3 GIORNI DI PROGRAMMAZIONE
VISTA LA GRANDE RICHIESTA IL FILM RIMARRÀ AL CINEMA ANCHE NEI PROSSIMI GIORNI!
7 gennaio 2025 – Grandissimo successo per il documentario “Pino Daniele – Nero a metà”, scritto da Marco Spagnoli e Stefano Senardi, che in soli 3 giorni di programmazione al cinema (4-5-6 gennaio 2025) ha ottenuto oltre mezzo milione di incassi e quasi 60.000 spettatori.
E, grazie all’incredibile risultato e al grande riscontro da parte del pubblico, il documentario rimarrà al cinema anche nei prossimi giorni!
“Anche questa mattina, sono qua a leggere la corrispondenza straordinaria, decine e decine di messaggi che sto ricevendo attraverso i social da gente molto conosciuta ma anche e soprattutto da parte di persone che non ho mai incontrato in vita mia. Sono commosso di quanto il valore profondo, direi sentimentale, e la nostra partecipazione affettuosa e competente sia stata percepita e apprezzata da un numero così grande di persone che come noi hanno amato e amano Pino Daniele la sua grande storia umane musicale.
In poco più di un’ora e mezza, siamo riusciti a trasmettere la bellezza e l’intensità umana e artistica di uno dei più grandi artisti del nostro tempo” – spiega Stefano Senardi, autore del documentario e protagonista del racconto di Pino Daniele – Nero a Metà – “Sono felice di aver potuto dare spazio a così tante persone e artisti che sono stati vicini a Pino Daniele e che si sono espressi con grande sincerità regalandoci un contributo unico e originale sule origini di questo grande artista, cosa che mi pare non era mai stata fatta in precedenza.
Sono anche contento di aver dato spazio anche a qualche giovane artista e alla città di Napoli, particolarmente bella illuminata dalla musica di Pino Daniele.
Mai come in questo momento sono consapevole della fortuna di aver incontrato artisti come lui e aver potuto comunicare la gioia e la mia passione per la musica a così tante persone”.
Il regista e coautore del documentario, Marco Spagnoli, osserva
“Non solo le persone sono andate a vedere il film, ma ci hanno anche voluto raggiungere sui Social. Abbiamo ricevuto decine di messaggi da parte del pubblico che ci ringraziava per averlo emozionato e commosso raccontando Pino Daniele e Napoli attraverso un punto di vista originale e inedito. Un onore e una grande occasione di commozione per tutti noi nel condividere questo immenso senso di affetto per Pino Daniele e il suo lavoro” – Marco Spagnoli conclude “Tra i tanti messaggi che mi hanno più colpito e preso anche un po’ alla sprovvista c’è quello di una signora napoletana che abita nel Nord Est che, pur soffrendo di claustrofobia e non andando, in genere, con piacere al cinema, non solo è andata a vederlo, ma ha affrontato un viaggio di sessanta chilometri ad andare e sessanta a tornare pur di ‘incontrare’ cinematograficamente il suo idolo Pino Daniele. Non abbiamo, quindi, parole sufficienti per ringraziare lei e tutte le persone che hanno scelto di trascorrere questi giorni di festa andando a vedere Pino Daniele – Nero a Metà”.
Questo il commento di Fidelio, produttori del docufilm:
“Il desiderio più grande di chi produce audiovisivi è di raggiungere un pubblico per condividere l’emozione del racconto che i produttori immaginano solo su carta e trasformano poi in immagini e suoni. Oggi che il nostro film ha conosciuto il suo pubblico, sentiamo di ringraziare gli autori Spagnoli e Senardi, i partner di Eagle Pictures e tutti gli spettatori che sono usciti e usciranno dalla sala cinematografica commossi dopo aver ritrovato uno dei più grandi musicisti italiani”.
14 gennaio 2025 – Giovedì 16 gennaio alle 19.30 al Cinema Centrale di Sanremo (Sala Tabarin) Stefano Senardi, insieme a Maurilio Giordana, introdurrà il documentario “Pino Daniele – Nero a metà”, scritto da Marco Spagnoli e Stefano Senardi, un ritratto intimo e profondo della vita e carriera del cantautore napoletano, una delle figure più importanti della musica italiana.
I biglietti saranno in vendita alla cassa del Cinema Centrale 0184 597820 e online sul sito www.aristonsanremo.com
Il film sarà in programmazione giovedì 16 gennaio con orario 15.45 – 17.45 – 20.00 – 21.45 e dal 17 gennaio con orario unico ore 19.30.
NOTE DI REGIA
Il nostro film documentario si riferisce così quello che Stefano Senardi, produttore musicale e protagonista del nostro racconto, ritiene l’album più bello e significativo di Pino Daniele, “Nero a metà” (1980). L’idea è stata quella di fare intraprendere all’ex manager ligure un altro viaggio fisico, ma anche spirituale, così come era già accaduto per il lavoro precedente “Franco Battiato – La Voce del Padrone”.
Un percorso storico, emotivo e musicale che va a ritroso sugli album precedenti di Pino Daniele, “Terra Mia” (1977) e “Pino Daniele” (1979).
D’altronde, sebbene il disco sia dedicato a Mario Musella, cantante degli Showmen, “Nero a metà” è un po’ come uomo in blues, mascalzone latino e lazzaro felice, un “soprannome calzante” per il grande artista napoletano. È così che Stefano Senardi viaggia alla scoperta del suo amico Pino di cui racconta il lavoro e la visione, e di cui incontra i principali amici e collaboratori.
Pino Daniele, infatti, è stato soprattutto un ‘rivoluzionario’ che ha condiviso idee nuove insieme a personalità come la Nuova Compagnia di Canto Popolare, Gli Showmen, Napoli Centrale e – in seguito – con il suo amico Massimo Troisi. “Quando”, la canzone meravigliosa composta da Daniele e Troisi, è diventata realtà proprio grazie all’impegno di Senardi come produttore discografico.
Napoli è al centro del nostro racconto per raccontare Pino Daniele e la sua influenza sulla cultura del nostro paese, attraverso un testimone d’eccezione che ci restituisce la storia e la personalità dell’artista in maniera importante, intima ed inedita. Un percorso di racconto che tra arte e aneddoti rende omaggio non solo alla storia del musicista e delle sue canzoni, ma che riesce anche a celebrare l’eredità artistica e filosofica di questo cantautore unico, capace di essere fortemente presente, da quasi mezzo secolo, nell’immaginario collettivo italiano, ma – soprattutto – meridionale.
Visivamente il racconto fatto di materiali di archivio rari ed inediti nonché di riprese nella Napoli di oggi, restituisce allo spettatore un punto di incontro tra presente e passato, sintetizzato dalla guida gentile, ma competente e appassionata, di Stefano Senardi.
Senardi, anche qui, prende, quindi, oggi, per mano lo spettatore e lo guida alla scoperta dei tanti mondi di Pino Daniele: l’uomo, l’artista, l’amico, il musicista. Un film, quindi, ispirato dall’arte dell’uomo, ma anche fortemente rispettoso dei dettami e delle scelte dell’artista. Tutto avviene in un’atmosfera di confidenza e totale apertura, ma anche di rispetto e di amore sincero che si va creando durante tutti i dialoghi del documentario. Un qualcosa che io stesso non ho mai testimoniato direttamente e che, credo, sia raramente riscontrabile in operazioni artistiche e culturali di questo genere.
Del resto, un film deve essere una sorpresa per il pubblico, ma anche per chi lo fa.
Miriamo a raggiungere anche qualcosa di più profondo attraverso questo documentario che riunisce talenti differenti in grado di offrire prospettive diverse sul lavoro di Pino Daniele: una capacità analitica data dalla conoscenza e dall’amicizia. Su tutti gli episodi del racconto costruiti e filmati in questo senso, la visione dell’importanza di Pino Daniele serve a capire non solo la musica napoletana, ma lo stesso cambiamento che in mezzo secolo ha toccato profondamente una città rimasta sempre sé stessa, ma al tempo stesso profondamente cambiata nel suo sguardo, anche grazie all’opera di Pino Daniele.
In questo senso, “Pino Daniele – Nero a metà” non è solo un documentario su un grande artista, ma è soprattutto la ‘stele di Rosetta’ per interpretare e decodificare un grande genio della musica pop che – come pochi altri – ha saputo rileggere ed influenzare la cultura napoletana ed italiana di fine ventesimo secolo.
Il nostro è un racconto che ha lo scopo di provare a raccontare la grande eredità artistica dell’uomo e artista Pino Daniele, nei luoghi che lo hanno visto nascere musicalmente, raccontato attraverso i suoi amici ed estimatori, ma anche tramite i tanti dubbi e le inevitabili incertezze ed ombre che avvolgono la carriera di qualsiasi grande artista e – in verità – la vita stessa delle persone.
MARCO SPAGNOLI
COMMENTO
Il film è un omaggio affettuoso all’uomo e al musicista Pino Daniele, al riscatto che ha rappresentato per il suo popolo e la sua città, e racconta anche la rivoluzione musicale straordinaria che ha operato attingendo dalla tradizione e affrancandola da ogni schema.
Ho avuto la fortuna di lavorare da vicino con Pino Daniele e riconoscerlo anche come uomo generoso ed estremamente attento alla libertà e alla giustizia. Una fortuna per me che l’ho sempre considerato uno dei più grandi artisti del mondo, e sicuramente uno dei miei preferiti.
Questo nostro tributo sottolinea ancora una volta la presenza tangibile dell’artista, mai la sua assenza, il suo rapporto indissolubile anche se controverso, ma sempre appassionato, nei confronti della sua città, città che soffre ma che sembra non faccia niente per riscattarsi e la musica di Pino Daniele in questo contesto serve anche come cura.
Lui è l’esempio di un uomo che non si è mai fermato davanti alle prime difficoltà, napoletano verace ma al di fuori da ogni stereotipo o luogo comune.
Napoli e tutti i grandi musicisti che sono stati vicini a Pino Daniele e che hanno risposto alla nostra chiamata con grande entusiasmo e disponibilità sono stati gli altri veri protagonisti di questo racconto che abbiamo realizzato col cuore in mano.
STEFANO SENARDI
Sono intervenuti nel documentario: Vincenzo Affinita, Viola Ardone, Enzo Avitabile, Carmine Aymone, Nelly Bisaccia, Miriam Candurro, Raffaele Cascone, Gino Castaldo, Tony Cercola, Biagio Coscia, Tullio De Piscopo, Gigi De Rienzo, Teresa De Sio, Mauro Di Domenico, Cristina Donadio , Lello Esposito, Tony Esposito, Roberto Giangrande, Enzo Gragnaniello, Gianni Guarracino, Ezio Lambiase, Renato Marengo, Carlo Massarini, Pietra Montecorvino, Claudio Poggi, Peppe Ponti, Paolo Raffone, James Senese, Jenny Sorrenti, Bruno Tibaldi, Lino Vairetti, Fausta Vetere, Ernesto Vitolo
Performance di giovani talenti: Andrea Radice con Fabrizio Falco, Gabriele Esposito, Chiara Ianniciello con Antonio D’Agata e Giulio Scianatico.
Milano, 6 dicembre 2024
Testo, video e immagini dall’Ufficio stampa: ON – Out Now. Aggiornato il 16, il 29 dicembre 2024, il 7, il 14 gennaio e il 5 marzo 2025.