Finalmente, dopo più di un anno dall’uscita del primo capitolo sul suolo statunitense, possiamo parlarvi dei Transformers targati Skybound e Daniel Warren Johnson. La loro presenza all’interno dell’Energon Universe fu rivelata all’interno del primo capitolo di Void Rivals – l’opera originale di Robert Kirkman e Lorenzo De Felici – e ora la casa editrice saldaPress si sta impegnando a portare tutti i componenti di questo universo condiviso qui in Italia.

Void Rivals – il Big Bang dell’Energon Universe

Prima di parlare nello specifico del volume e del suo contenuto, è il caso di mettere in chiaro alcuni elementi. Al momento della stesura di questo articolo, Transformers ha raggiunto il dodicesimo capitolo negli Stati Uniti ed è previsto che Daniel Warren Johnson continui a sceneggiare la serie fino al capitolo 24. Il primo volume – oggetto di questo articolo – contiene i capitoli dall’1 al 6, che sono stati sia sceneggiati che disegnati dall’autore che, dal capitolo 7, verrà sostituito – più che degnamente – da Jorge Corona ai disegni. Mike Spicer continua a formare un duo inossidabile con Daniel Warren Johnson, dedicandosi anche questa volta ai colori, mentre il lavoro di lettering è stato affidato a Rus Wooton, che ha avuto il suo bel da fare con il posizionamento dei balloon in molte vignette.

la cover del primo volume di Transfomers, di Daniel Warren Johnson e Mike Spicer, pubblicato in Italia da saldaPress (2024). Foto di Francesco Ariani
la cover del primo volume di Transfomers, di Daniel Warren Johnson e Mike Spicer, pubblicato in Italia da saldaPress (2024). Foto di Francesco Ariani

La serie, che come detto è stata anticipata per la prima volta in Void Rivals, fa sì parte dell’ Energon Universe, ma è stata scritta e pensata da Daniel Warren Johnson per essere fruita da sola – così come Robert Kirkman ha fatto lo stesso per Void Rivals – per quanto anche al suo interno ci siano anticipazioni di altre opere: parliamo nello specifico di una simpatica anticipazione di Duke all’interno del capitolo 2. È opinione di chi vi sta parlando in questo articolo che, essendo Void Rivals una serie decisamente valida che in più occasioni mostra legami con Transformers, sarebbe appropriato e appagante per il lettore fruire di entrambe le serie: ciononostante, ribadisco che Daniel Warren Johnson ha fatto sì che il suo Transformers sia fruibile anche da solo.

I nomi Transformers, Autobots e Decepticons dovrebbero essere comuni un po’ per chiunque, soprattutto dopo l’esplosione della bolla dovuta ai film di Michael Bay, ma per dovere di cronaca facciamo un riepilogo su chi siano questi robot spaziali e come sono nati: il franchise dei Transformers nasce dai giocattoli, quando intorno al 1984 la Hasbro in accordo con la Takara Tomy inizia a produrre questi stupendi modellini. Immediatamente in seguito alla produzione di questi giocattoli, la Hasbro commissionò alla Marvel di creare dei fumetti che fungessero da storie d’origine per i vari personaggi, fumetti seguiti a loro volta da cartoni animati. È così che una storia di ormai ben 40 anni prosegue, dalla prima generazione di Transformers – definita in effetti G1, termine con il quale ci si rifà a determinati design – fino a quella attuale.

Senza voler considerare i prodotti animati e i vari live-action, che ammontano ad un numero di serie e film tale da far girare la testa, per quel che riguarda l’ambito fumettistico, i Transformers sono passati sia dalle mani della Marvel che da quelle della IDW Publishing, fino ad approdare oggi nelle mani della Skybound. Andrebbe sottolineato, tra l’altro, che non è la prima volta per il franchise dei Transformers si incrocia con quello dei G.I.Joe, in quanto Hasbro detiene i diritti anche di quel franchise: è solo naturale quindi che la Skybound oggi abbia nuovamente creato un universo condiviso per questi due franchise, a cui si è aggiunto l’originale Void Rivals.

Sono quindi oltre quarant’anni che fra film, serie e fumetti gli Autobots comandati da Optimus Prime e i Decepticons comandati da Megatron si danno lotta di fronte ad una platea mondiale, con diverse incarnazioni che spaziano quindi fra design diversi, nomi differenti e anche e soprattutto “lore” differenti. E se c’è una persona perfettamente consapevole di questa cosa è esattamente Daniel Warren Johnson, l’uomo che con la sua arte ci ha già stregati con ogni suo lavoro, che fosse su commissione delle major o creator owned e che, ancora una volta, è riuscito a colpire nel segno con questa serie. Basti pensare che Transformers ha vinto nella categoria Miglior serie regolare degli Eisner Awards di questo anno: un traguardo decisamente notevole se si pensa che, in genere, a queste premiazioni vengono predilette serie slegate da qualsiasi franchise.

Daniel Warren Johnson è una persona che integra nelle sue storie tutte le sue passioni, quella per la musica, quella per il wrestling e, in questo caso, quella per i Transformers, che non ha mai nascosto e che non è di certo nata quando la Skybound gli ha proposto questa serie. Basta seguire l’autore sui social per sapere che è un fan accanito, che il suo Transformer preferito è Optimus Prime di cui possiede dei giocattoli e che, in generale, rappresenta questi robot alieni diverse volte nei suoi sketch personali o su commissione. Questa passione è riscontrabile in ogni pagina di questo primo volume e, se non bastasse a convincervi, l’autore ha realizzato dei commentari sul suo canale YouTube per i primi 3 capitoli della serie.

Proprio da questi commentari si ha la prova certa delle ispirazioni per questo lavoro – in primis Gundam di Yoshizaku Yasuhiko e le opere di Shirow Masamune – così come l’autore ha reso molto chiaro il suo rapporto speciale con questa serie. Se già normalmente l’impegno che Daniel Warren Johnson inserisce in ogni suo lavoro non è elemento di discussione, per Transformers l’autore di Chicago ha messo tutta la sua arte e tutta la sua passione a disposizione della serie. Per sua stessa ammissione sentiva di dover ancora padroneggiare i design dei vari Transformers – in particolare, diceva, le gambe di Optimus Prime – ma si tratta di una modestia che contraddistingue l’autore, dietro alla quale si possono trovare una serie di tavole e vignette una più spettacolare dell’altra.

Fin dalle prime pagine Transformers cerca di comunicare al meglio con il lettore, tanto tramite i dialoghi quanto con la narrazione silenziosa, affidando dettagli a sfondi, piccoli elementi su pagina, sguardi e mani di personaggi che si susseguono di vignetta in vignetta. L’autore, nell’ambito dei suoi commentari, ha anche puntato il dito verso alcune tavole tecnicamente scorrette, che però sono state realizzate in un certo modo così da ottenere il miglior valore espressivo. Non si tratta certo di una novità ed i risultati in Transformers si notano molto bene, dove ogni inquadratura di ogni vignetta non è mai sprecata, mai gettata lì per occupare lo spazio, ma funzionale, magnifica da osservare.

Questo è anche merito ovviamente dell’ottimo lavoro ai colori di Mike Spicer che, sostanzialmente, non manca il centro con un suo lavoro al fianco di Daniel Warren Johnson da anni. Non va neanche ignorato l’impegno di Rus Wooton al lettering: proprio nei suoi commentati, Daniel Warren Johnson ringrazia il collega ed il suo lavoro. Le difficoltà giungono nel momento in cui si comprende quanto il disegnatore abbia riempito le vignette, per una lunga serie di motivi che in definitiva rendono un po’ difficile la disposizione di baloon ed onomatopee, elemento sempre usato in modo incredibile nei lavori di Daniel Warren Johnson. E se dal punto di vista grafico Transformers è una vera e propria festa per gli occhi, non è da meno la scrittura della serie. Daniel Warren Johnson è stato capace di mescolare con grande nonchalance i temi portanti di molte delle serie sui robot della Hasbro, con alcune delle tematiche e situazioni a lui più care.

la cover del primo volume di Transfomers, di Daniel Warren Johnson e Mike Spicer, pubblicato in Italia da saldaPress (2024). Foto di Francesco Ariani
la cover del primo volume di Transfomers, di Daniel Warren Johnson e Mike Spicer, pubblicato in Italia da saldaPress (2024). Foto di Francesco Ariani

È così che finalmente il pubblico potrà leggere una serie di Transformers in cui le linee narrative degli umani si mescolano benissimo con quelle dei robot, valorizzandosi a vicenda e risultando complementari ed entusiasmanti allo stesso modo. Le intenzioni di Daniel Warren Johnson sono chiare, creare una storia coinvolgente, dinamica, pop, che non rinunci a metter in scena scene di un certo peso, alternandole a momenti d’azione incredili. Transformers di Daniel Warren Johnson è tutto quello che un fan duro e puro del franchise vorrebbe da questa serie, così come si tratta di un fumetto incredibile per qualsiasi altro lettore che conosce bene l’autore di Chicago vuole il suo meglio, senza alcun compromesso.

la cover del primo volume di Transfomers, di Daniel Warren Johnson e Mike Spicer, pubblicato in Italia da saldaPress (2024)
la cover del primo volume di Transfomers, di Daniel Warren Johnson e Mike Spicer, pubblicato in Italia da saldaPress (2024)

Scheda tecnica

Autore: Daniel Warren Johnson e Mike Spicer
Data di uscita: 18 Ott 2024
Tipo prodotto: Fumetti
Prezzo: 22 euro
Rilegatura: Cartonato
Formato: 168 x 256 mm
Interni: Colori
Pagine: 152

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