Damn Them All – Che Dio li maledica è una serie composta da 12 capitoli, realizzata da Simon “Si” Spurrier alla sceneggiatura, Charlie Adlard ai disegni e Sofie Dogson ai colori per la casa editrice americana BOOM! Studios. In Italia la serie è stata pubblicata dalla casa editrice saldaPress per la collana Rebel Rebel e la serializzazione è giunta a conclusione con l’uscita del secondo ed ultimo volume nel corso del Luglio di questo anno.
In una Londra dei giorni nostri, l’esperta di occultismo Ellie Hawthorn si trova costretta ad indagare sulla morte di suo zio dopo che un’orda di demoni provenienti dall’inferno sembra aver invaso la città, solo per essere usati come mostri ai comandi dei peggiori criminali locali. In un mondo già orribile di suo, Ellie scoprirà segreti che renderanno la sua vita ancora peggiore, mentre Londra si sporca del sangue in una guerra per il controllo totale, una guerra di cui la maggior parte della popolazione è all’oscuro.
Simon Spurrier e Charlie Adlard sono due veterani del fumetto, il primo è uno sceneggiatore poliedrico, con una voce riconoscibile capace di farsi strada fra numerosi generi, militando sia nelle fila di Marvel e DC che mettendo in piedi fantastici fumetti creator owned, mentre il secondo ha fatto risuonare il suo nome in tutto il mondo, grazie al suo lavoro su The Walking Dead, al fianco di Robert Kirkman. In particolare, Simon Spurrier ha fatto esperienza con Hellblazer, testata che viene subito alla mente come pietra di paragone con Damn them all, che sembra debitore di buona parte del suo charme e delle tematiche in esso trattate.
Damn Them All è una storia sporca, rozza, piena di sangue, improperi, profanazioni delle culture mistiche e religiose di ogni popolo, un fumetto che pone l’accento in primo luogo su quanto l’umanità possa essere deprecabile e su quanto ogni persona sia in grado di dare il peggio se messa nelle condizioni di farlo; eppure Simon Spurrier e Charlie Adlard hanno saputo inserire diverse finezze in qualcosa di così sporco e spigoloso. Il furbo uso delle ombre per nascondere il volto di alcuni personaggi, una narrazione che intreccia più linee narrative in modo astuto ed una costruzione che risulta coerente ed interessante con una chiusura del primo arco narrativo all’esatta metà della serie.
I due autori hanno fatto tutto ciò che era nelle loro capacità per rendere Damn Them All una lettura coinvolgente e ben realizzata, con personaggi tangibili, situazioni sopra le righe eppure così ben inserite nel contesto di ciò che viene raccontato da non renderle impossibili. Si può notare il recente lavoro svolto da Simon Spurrier sulle testate mutanti nell’uso di pagine testuali che inframezzano i capitoli, sfruttando l’astuta idea di renderle pagine del diario dello zio della protagonista, un incredibile mago dalle grandi conoscenze. Così facendo l’autore riesce ad evitare che i suoi personaggi cadano in lunghe e tediose spiegazioni che estrarrebbero il lettore dal ritmo della narrazione, fornendo comunque informazioni utili e ben comunicate a riguardo di creature e culture non esattamente di dominio pubblico.
Tutto Damn Them All è attraversato da una ironia macabra e un turpiloquio costante che sono sia proprietari di una certa scrittura di Simon Spurrier, ma ascrivibili anche allo stereotipo dei personaggi inglesi nel mondo della narrativa, a maggior ragione se si tratta di criminali. Ritorna nuovamente utile nominare Hellblazer che condivide moltissime similitudini con questa serie e molto probabilmente non per caso, ma perché Simon Spurrier ha voluto creare una sua versione di Constantine e di tutto il suo contesto narrativo, slegandolo però dalle catene di una continuity DC opprimente e problematica.
Il risultato di questo sforzo congiunto fra Simon Spurrier e Charlie Adlard è una serie che riesce sorprendentemente a prendersi il suo tempo per tutto, piazzare misteri ed indizi, sviluppare i propri personaggi e le loro sottotrame, intrecciandole a dovere quando necessario, restando al contempo un fumetto ricchissimo di azione e pathos che porta il lettore a divorare le pagine. Senza ombra di dubbio la quantità di testo a pagina non favorisce una lettura spedita, ma non è certamente un problema, dando tra l’altro il tempo di osservare le stupende tavole ai cui colori ha contribuito Sofie Dogson in modo impeccabile. La durata della serie è probabilmente dovuta a Charlie Adlard, che difficilmente aveva intenzione di prendersi in carico serie lunghe dopo l’estenuante esperienza di The Walking Dead, ma i 12 capitoli da lui realizzati sono magnifici.
Lungi dall’essere una serie che punti unicamente su violenza visiva e verbale per risultare attrattiva, Damn Them All mischia elementi del fantasy, del genere gangster e anche qualche tocco di giallo per creare una serie entusiasmante e la cui lettura non lascia affatto delusi. Dietro ogni mistero se ne nasconde un altro e dietro ogni personaggio arrabbiato e violento c’è una caratterizzazione interessante che ci permetterà di entrare in contatto con loro, capirli e quindi amarli o odiarli. Simon Spurrier, Charlie Adlard e Sofie Dogson hanno creato il loro personale Hellblazer, che in dodici capitoli riesce a chiudere il suo cerchio con quella stessa sanguinolenta ironia che aveva caratterizzato la serie fin dalle sue prime pagine.
Scheda tecnica
Autore: Simon Spurrier, Charlie Adlard, Sofie Dogson
Data di uscita: 19 Gen 2024
Tipo prodotto: Fumetti
Prezzo: 16,90 euro l’uno
Rilegatura: Brossurato con alette
Formato: 168 x 256 mm
Interni: Colori
Pagine: 176