Anche quest’anno si è concluso l’Arf! Festival, arrivato alla sua decima edizione dal lontano 2015. Tenutasi come di consuetudine a Roma, nel quartiere di Testaccio, all’intorno dell’ex Mattatoio, la fiera quest’anno si è svolta fra il 24 e il 26 Maggio, tre giornate ricche di talk, firmacopie, mostre e soprattutto sempre mettendo al centro fumettisti e fumettiste tanto del circuito mainstream che nelle autoproduzioni.
Trattandosi della sua decima edizione, gli organizzatori del festival hanno puntato ad una comunicazione diversa dal solito, più “pop” e festosa, iniziando l’anno mettendo in palio dei biglietti per il pubblico, poi continuando a mantenere alta l’attenzione con eventi di vario tipo. Per celebrare il decimo anno, gli artisti SOLO & Diamond hanno realizzato un murales celebrativo a Testaccio, poi a Piazza Navona in collaborazione con l’istituto Cervantes di Roma è stata inaugurata la mostra parallela sull’artista sudamericano Eduardo Risso, dal nome “Più di cento proiettili”, fruibile dal 17 Maggio fino al 6 Luglio.
Arf! Festival – la decima edizione. Gallery con foto di Francesco Ariani
Quella di mettere in piedi una mostra a piazza Navona è ormai una consuetudine – l’anno scorso fu ospite l’artista David Aja – e anche quest’anno all’inaugurazione del 17 Maggio, Eduardo Risso si è prestato ad un breve talk seguito da un firmacopie. Nell’evento l’artista sudamericano ha toccato vari punti della sua carriera, parlando del suo essere autodidatta, del suo modo di lavorare e dei suoi gusti, il tutto alternato a momenti aneddotici, in particolar modo a riguardo del suo lavoro sul Batman di Brian Azarello. La comunicazione di Eduardo Risso non poteva essere più in linea con lo spirito dell’ Arf! Festival, avendo parlato di professionismo, di retroscena produttivi e di condizioni lavorative, quindi anche di pagamenti.
Giunti ai 3 fatidici giorni, l’Arf! Festival si è confermato ancora una volta come una delle fiere italiane più verticalizzate sul fumetto e, andando ancora di più nello specifico, sulle persone dietro al fumetto: sceneggiatori, disegnatori, coloristi, uomini e donne che all’Arf! Festival vengono messi al centro in ogni modo. L’organizzazione della fiera non è stata dissimile da quella dello scorso anno, con un totale di 7 talk per ogni giornata, otto mostre – comprendendo quella su Eduardo Risso – un ampio spazio dedicato all’ ARFist Alley e alla Self Arf! – il grande padiglione dedicato agli autori e le autrici in solitaria per fare commissioni e le numerosissime autoproduzioni – la presenza di rappresentanti di scuole del fumetto, ed l’area del bookshop in cui erano presenti alcune case editrici: quest’anno Bao publishing, Bugs Comics, Coconino Press, Tunué e Toshokan.
Per quanto non si sia fruito degli eventi legati ad essa, era presente come ogni anno una zona Arf! Kids dedicata ai più piccoli, con laboratori e molto altro per introdurre i più giovani al mondo del fumetto e del disegno. Come già detto in occasione della celebrazione di questi dieci anni di Arf!, la comunicazione della fiera si è fatta più festosa e pop ed i contenuti portati sul palco dei talk si son fatti anche più provocatori. È il caso di parlare subito della notizia data sabato 25 Maggio: durante un panel segreto delle 17:30, tenutosi strategicamente dopo quello per celebrare Akira Toriyama, è stata annunciata la creazione di una fiera gemella che si terrà nelle date fra il 13 e il 15 Settembre di questo anno a Genova, nella sede dei Giardini Luzzati. L’illustrazione del manifesto di questo raddoppio dell’Arf! A Genova è stata realizzata dall’artista Agnese Innocente, che sarà anche protagonista di una mostra in fiera.
Mischiando argomenti pop al di fuori del mondo del fumetto e professionalità di ogni tipo, i tre talk conclusivi di ogni giorno di Arf! Sono stati condotti dal giornalista Gianmaria Tammaro, che ha portato sul palco il suo format “Disuniti” intervistando figure del cinema e dello spettacolo come Luca Ravenna, Margherita Vicario, Aurora Leone e Vinicio Marchioni. Il secondo talk di Venerdì 24 Maggio invece è stato provocatoriamente incentrato sul cosplay, invitando a parlare Gianluca Falletta, Valerie Notari, Ambra Pazzani e Luca Vanzella. Dopo tanti anni gli organizzatori stessi della fiera sono consapevoli di come l’Arf! Festival venga spesso percepito dal pubblico come una fiera elitista che non vuole cosplayer, argomenti più pop e che si posiziona in lotta con le case editrici. Provocando il pubblico ha invece portato sul palco persone che potessero parlare a tutto tondo del mondo del cosplay, offrendo una visione sistematica su quella che è stata definita una subcultura in seno al mondo dei lettori di fumetti, un luogo che può essere uno spazio accogliente per divertirsi, tanto quanto un gradino iniziale per entrare in un preciso mondo del lavoro.
Come spesso è capitato in ogni Arf! Festival, diversi talk hanno toccato temi scottanti e odierni, così come hanno messo al centro le professionalità dietro al mondo del fumetto. Pensiamo al riuscitissimo primo talk della fiera, in cui hanno parlato l’artista Rita Petruccioli e Jacopo Camagni, per parlare di inclusione nel mondo del fumetto, di impegno sociale e intersezionalità fra lotte come il femminismo e le rivendicazioni della comunità LGBTQ+, di cui fa parte Jacopo Camagni. Si è parlato anche del ruolo dei coloristi in un talk dedicato a loro sempre nella giornata di Venerdì, in cui sono intervenuti Stefania Aquaro, Mattia Iacono, Emiliano Mammuccari, Giovanna Niro e Francesco Segala. Il focus del talk ha fluidamente viaggiato dal ruolo di colorista in senso concettuale e lavorativo, fino ad arrivare a parlare di compensi e di come si possa vivere solo di quella professione, con un richiamo finale da parte di Francesco Segala anche sulla figura dei letteristi, che sono al momento gli ultimi grandi esclusi dal ricevere i meriti loro dovuti nella realizzazione di un fumetto.
In buona sostanza, anche questa edizione di Arf! Festival ha offerto uno spaccato sul mondo del fumetto, su ciò che si può comunicare tramite questo medium e come ci si può lavorare. Non è necessario elencare cosa si sia detto e come in ogni singolo talk, anche e soprattutto considerando che gli stessi sono fruibili su Letture Metropolitane, che è partner della fiera e registra i vari talk così da renderli disponibili anche a posteriori. Il contatto con le autoproduzioni è stato ancora una volta un momento magico da poter vivere, ascoltare le loro idee e motivazioni per lavorare in questo mondo e continuare a offrire il loro sguardo sul fare fumetto è una spinta in più per continuare ad interessarsi a questo medium e informarsi sempre di più.
Questa edizione è stata un vero e proprio successo, con un’affluenza di persone fra sabato e domenica tale da rendere effettivamente difficile muoversi in alcune zone dell’ex Mattatoio. In tal proposito, man mano che la fiera prende sempre più piede fra il pubblico mainstream e vengono invitati ospiti sempre più importanti – quest’anno la partecipazione di Dave McKean è stata straordinaria – gli spazi un po’ ristretti della fiera iniziano a far sentire qualche problema. Contestualmente, per quanto sia un problema comune a molti eventi simili, lo slittamento dei talk di dieci minuti o delle volte anche di venti, crea non pochi problemi se si è intenzionati a seguire la fiera “a tutto tondo” e renderebbe decisamente più godibile l’esperienza risolvere questi piccoli problemi.