Il mio amico robot (Robot Dreams), di Pablo Berger
Leggi qui la recensione di Francesco Ariani (20 marzo 2024)
Leggi qui le informazioni ufficiali sul film
DAL 4 APRILE 2024 AL CINEMA
Le sale: https://iwonderpictures.it/ilmioamicorobot/
Il mio amico robot – i robot sognano un migliore amico?
Il mio amico robot – titolo originale Robot Dreams – è un film animato diretto da Pablo Berger ed ispirato all’omonimo fumetto di Sara Varon. La pellicola, coprodotta da Francia e Spagna, è anche stata candidata come miglior film animato agli Oscar di questo 2024 e sarà proiettata nelle sale italiane dalla I Wonder Pictures a partire dal 4 Aprile.
Il film segue la vita di Cane che, senza amici o amori, decide per caso di acquistare e costruire un robot, così da avere finalmente qualcuno nella sua vita. I due svilupperanno subito un bellissimo rapporto d’amicizia, finchè un problema inaspettato costringerà Cane ad abbandonare in un luogo il suo amico meccanico, nella speranza di poterlo recuperare il prima possibile e riallacciare il loro rapporto.
Il mio amico robot è una deliziosa perla priva di dialoghi, puntando a comunicare solo tramite le movenze dei personaggi, la loro spiccata espressività e l’accompagnamento della colonna sonora, spesso e volentieri affidata a diversi brani degli Earth, Wind & Fire. Rispecchiando molto bene la cultura di origine della produzione, l’animazione de Il mio amico robot sembra strizzare l’occhio alla linea chiara francese, ai character design costituiti da pochi elementi capaci però di caratterizzare perfettamente i personaggi, dalle movenze e dalle fisionomie morbide ed arrotondate.
La cura nel dettaglio è notevole, anche e soprattutto nell’ambientazione di New York, che diventa parte integrante del racconto. Proprio perché i personaggi non parlano, è l’ambiente a farlo per loro in più di una occasione. Comprendiamo infatti che il film sia ambientato fra gli anni ottanta e novanta dalla tecnologia – per quanto essendo un mondo di fantasia popolato da animali umanoidi con robot da compagnia non è esattamente congruente al nostro – ma anche dalle ambientazioni. Sullo sfondo di molte scene ad esempio si possono ancora notare le torri gemelle, oppure lo stesso dilemma centrale della storia si sarebbe tranquillamente risolto nella nostra epoca, avendo a disposizione la telefonia mobile, che nella pellicola ovviamente è assente.
L’ambiente e i “costumi” dei personaggi in scena sono anche rappresentativi del tempo che passa, di stagione in stagione, dando ancora una volta modo agli animatori di raccontare lo scorrere del tempo senza spendere una sola parola. Proprio lo scorrere del tempo è fondamentale in questo film, mettendo alla prova i personaggi, Cane e Robot, costretti a restare divisi e quindi a vivere le loro vite in modo separato. Il film in certi punti sembra voler entrare in punta di piedi nel tragico, ma alla fine fa sempre prevalere uno spirito gioviale nella storia, una speranza mista ad una reale rappresentazione della routine, capace di annichilire qualsiasi sentimento di tristezza.
Il titolo originale, Robot Dreams, si riferisce senza dubbio ai vividi sogni che Robot esperirà nel corso della pellicola. Dal momento della sua separazione da Cane, infatti, il film alternerà il passare delle stagioni fra i sogni della macchina e la vita di Cane, entrambi desiderosi di rivedersi ma entrambi bloccati per diversi motivi. Sarà Cane, in modo molto simile a qualsiasi persona che soffra a causa di un abbandono, a cercare altre persone, persino a cercare l’amore, fino al finale del film in cui i due personaggi troveranno la loro strada. La candidatura agli Oscar di questo 2024 è stata assolutamente meritata, per i temi trasmessi dal film, per le modalità con cui lo ha fatto, per la sua cura nei dettagli. Ancora una volta basti pensare ad un piccolo ma determinante elemento come la colonna sonora, che spesso parte da azioni presenti all’interno del film, momenti in cui personaggi inseriranno delle audiocassette nei registratori, o passeranno vicino a dei musicisti, rendendo i 90 minuti di film anche una gioia per le orecchie.
Il mio amico robot è un film assolutamente ricco di buoni sentimenti, che guarda con compassione e moltissima speranza alla vita di ogni persona in cerca di amore ed amicizia: in un modo o nell’altro, prima o poi sembra che chiunque sarà in grado di colmare la propria solitudine. Nel farlo, si sarà magari in grado di mettere un punto ai rapporti passati, a quelli che ci hanno fatto soffrire e ci hanno fatto fare errori, che forse adesso non ripeteremo più, esattamente come Cane e Robot.
IL MIO AMICO ROBOT (ROBOT DREAMS, di Pablo Berger
Il nuovo capolavoro del pluripremiato regista Pablo Berger (Blancanieves) candidato all’Oscar® come Miglior film d’animazione. Una storia sull’importanza dell’amicizia e sulla sua fragilità, e una appassionata lettera d’amore alla Grande Mela.
DAL 4 APRILE 2024 AL CINEMA
Il trailer ufficiale italiano
Il mio amico robot è in arrivo da oggi 4 aprile in 250 sale, e sta già raccogliendo il consenso di pubblico e critica.
I Wonder Pictures in collaborazione con Unipol Biografilm Collection è lieta di portare nei cinema italiani dal 4 aprile 2024 Il mio amico robot (Robot Dreams), il nuovo capolavoro animato dell’acclamato regista spagnolo Pablo Berger, un gioiello già celebrato all’ultimo Festival di Cannes, premiato ad Annecy e ora candidato al Premio Oscar® come Miglior film d’animazione.
Il mio amico robot è scritto e diretto da Berger – qui al suo esordio nel cinema di animazione in 2D – e si ispira all’omonimo graphic novel di Sara Varon che racconta la favola moderna di DOG e ROBOT, una storia sull’importanza dell’amicizia e sulla sua fragilità.
Dopo l’avventura del pluripremiato Blancanieves e del sorprendente Abracadabra, Il mio amico robot rappresenta una nuova sfida per Berger che afferma:
“Con Il mio amico robot volevo tornare all’essenza pura del cinema. Ma questa volta da un’altra angolazione, quella dell’animazione, ovvero una forma di rappresentazione e narrazione senza limiti. In quanto regista, scrivere storie senza dialoghi è sia una grande sfida che un enorme piacere”.
Ad affiancare Berger nella realizzazione del mondo di Il mio amico robot, una squadra di 20 artisti diretti dal noto fumettista e illustratore José Luis Ágreda, mentre il processo di animazione è affidato al talentuoso artista e direttore dell’animazione Benoît Feroumont. Per le musiche il regista si è affidato nuovamente ad Alfonso de Vilallonga (già compositore per Blancanieves e Abracadabra), che ha ricreato melodie al piano delicate, ritmi jazz e suoni urbani molto newyorchesi, una giungla sonora unica nel suo genere per dare vita a un racconto emozionante e coinvolgente.
Il mio amico robot sarà nei cinema dal 4 aprile distribuito da I Wonder Pictures in collaborazione con Unipol Biografilm Collection.
SINOSSI:
DOG vive a Manhattan e, stanco di stare sempre solo, si costruisce un robot. Sulle note degli Earth, Wind and Fire e della travolgente musica newyorkese degli anni Ottanta, la loro amicizia sboccia e si fa sempre più profonda. Finché una sera d’estate DOG si trova costretto ad abbandonare ROBOT sulla spiaggia. Riusciranno i due amici a ritrovarsi?
Dal pluripremiato Pablo Berger (Blancanieves), qui al suo esordio nel cinema di animazione, una storia sull’importanza dell’amicizia e sulla sua fragilità celebrata a Cannes, premiata ad Annecy e candidata all’Oscar® come Miglior film d’animazione.
Comunicazioni ufficiali, video e immagini dall’Ufficio Stampa Echo. Aggiornato il 26 marzo e il 4 aprile 2024.