SESSANTA ANNI DI CARRIERA DI CLAUDIO BAGLIONI E L’ADDIO ALLE SCENE TRA MILLE GIORNI

IL 2024 CELEBRA I SESSANTA ANNI DI VITA ARTISTICA DI CLAUDIO BAGLIONI

60 ANNI DAL PRIMO PALCOSCENICO

60 ANNI SUOI E DEL SUO PUBBLICO

60 ANNI DI PICCOLE E GRANDI STORIE MUSICALI VISSUTE

aTUTTOCUORE 

IL CONGEDO DEFINITIVO DALLE GRANDI ARENE INDOOR

il primo importante passo che segna l’inizio del countdown dell’addio alle scene

Claudio Baglioni addio alle scene sessanta anni di carriera mille giorni
sessanta anni di musica per Claudio Baglioni che darà l’addio alle scene tra mille giorni: l’annuncio nel video

 60 anni vissuti in musica, 60 milioni di copie vendute in tutto il mondo in 12 album registrati dal vivo e 17 in studio, tra i quali il disco più venduto di sempre della discografia italiana “La vita è adesso” (4 milioni e mezzo di copie vendute).

Sono i numeri essenziali di una carriera unica e irripetibile: quella di CLAUDIO BAGLIONI, musicista, autore, interprete, che, dalla fine degli anni Sessanta a oggi, è riuscito a conquistare una generazione dopo l’altra, grazie a un repertorio pop, melodico e raffinato, nel quale ha saputo fondere canzone d’autore e rock, sonorità internazionali, world music e jazz, rivoluzionando il concetto stesso di performance live – il primo a inaugurare, nel 1981/1982 la stagione dei grandi raduni negli stadi – in ambito musicale, sociale e televisivo.

Tutto comincia nel 1964, quando CLAUDIO BAGLIONI, appena tredicenne, sale per la prima volta su un palco: partecipa a un concorso di voci nuove a Centocelle, dove vive a Roma, e canta il brano di Paul Anka “Ogni volta”.

Sono i primissimi passi della carriera straordinaria dell’Artista che ha segnato indelebilmente la storia della musica del nostro Paese e che nel 2024, a 60 anni da quel 1964, sceglie di dare il suo saluto finale alle grandi arene indoor portando in scena aTUTTOCUOREla sua opera show più spettacolare e affascinante.

In 60 anni sul palco, la sensibilità artistica di Claudio Baglioni è sempre stata caratterizzata anche dal grande impegno sociale, ed è per questo che nel 2003 dà vita sull’Isola di Lampedusa al festival di musica e arti popolari, O’SCIA’, coinvolgendo oltre 300 artisti italiani e internazionali per promuovere il dialogo interculturale quale strumento di convivenza pacifica e solidale.

Grande sensibilità e impegno sono stati dimostrati anche nel 2016, su richiesta di Papa Francesco, in occasione del concerto-evento “Avrai” presso l’Aula Paolo VI in Vaticano, trasmesso in diretta su Rai1 e in mondovisione.

Claudio Baglioni e la Fondazione O’Scia’ ONLUS hanno raggiunto l’obiettivo straordinario della raccolta di un milione e mezzo di euro per i bambini di Bangui – capitale della Repubblica Centrafricana – e per i bambini italiani delle zone terremotate del Centro Italia.

Dopo aver scritto alcune tra le pagine più intense e significative della storia della musica italiana, trasformandola profondamente con album come La vita è adesso” Oltre, Baglioni celebra i suoi primi 60 anni sul palcoscenico mettendosi ancora una volta in gioco con lo spirito innovativo che da sempre lo contraddistingue.

È infatti nel 1972 che un ragazzo di ventun anni realizza una piccola grande rivoluzione con il primo concept-album pop italiano: “Questo piccolo grande amore”. L’album, attraverso la musica racconta una storia d’amore tra due adolescenti che scelgono di fare della loro vita il cardine del loro orizzonte.

Tredici anni dopo, nel 1985Questo piccolo grande amore” viene decretata da una giuria popolare “Canzone del secolo” e Baglioni la esegue sul palco dell’Ariston in versione piano e voce, riportando, dopo molti anni, la musica live a Sanremo. La storia di “Questo piccolo grande amore” non finisce qui. Nel 2009, infatti, 37 anni dopo la sua pubblicazione, diventa Q.P.G.A., un film, un romanzo e un album “Opera” con la partecipazione di 69 artisti tra cantanti, attori e musicisti. 

Nel corso degli anni, Baglioni ha sempre portando la sua arte direttamente NEL CUORE DEL SUO PUBBLICO e nel 1990, con “Oltre”, uno degli album più importanti della storia della musica italiana, segna una decisiva svolta artistica, grazie alla presenza di elementi di musica etnica e alla collaborazione con alcuni tra i più prestigiosi artisti internazionali, che danno vita a una struttura musicale ancora oggi attuale, a distanza di quasi 30 anni.

Nel 2018 e nel 2019 Claudio Baglioni è direttore artistico e presentatore di due fortunatissime edizioni del Festival di Sanremo. Un ritorno sul piccolo schermo dopo Anima Mia, un programma diventato un cult, incentrato sull’immaginario degli anni Settanta, grazie alla rievocazione dei miti e delle mode della cultura di massa di quel periodo.

Il 2018 è anche l’anno del tour rivoluzionario “AL CENTRO”, dove grazie al palco al centro il pubblico è disposto a 360 gradi e può ripercorrere insieme all’Artista i suoi indimenticabili successi.

Nel 2020 esce l’album di inediti “In questa storia, che è la mia” che dà il nome all’omonima opera-concerto totale registrata presso il Teatro dell’Opera di Roma.

Nella prima parte del 2022 Baglioni sale sul palco di 71 teatri con il tour “Dodici Note Solo” e a giugno con “Dodici note – TUTTI SU” diviene il primo artista pop ad aprire la stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma alle Terme di Caracalla e il primo a esibirsi su quel palco per dodici, trionfali, serate.

Il 2022 segna anche un importante riconoscimento, il Premio Tenco alla Carriera per la “raffinata scrittura musicale” con la quale “ha cantato le storie minime che sono di tutti e i grandi temi dell’uomo”, cercando “attraverso la canzone quell’attimo di eterno che tramite l’arte sappia descrivere la vita”.

Tra novembre 2022 e marzo 2023 “Dodici Note Solo Bis”, registra 156 date in 400 giorni.

Oggi Claudio Baglioni, nel video che trovate in questo articolo, ha spiegato come il coronamento di questi sessanta anni di carriera sia il momento giusto per annunciare l’addio alle scene, tra mille giorni.

Milano, 20 gennaio 2024


CONFERITA A CLAUDIO BAGLIONI DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA L’ONORIFICENZA DI CAVALIERE DI GRAN CROCE PER BENEMERENZE ACQUISITE IN CAMPO ARTISTICO, PROFESSIONALE, SOCIALE E UMANITARIO

Cavaliere di Gran Croce, Ordine al Merito della Repubblica – primo tra gli Ordini cavallereschi nazionali – è la più alta e importante onorificenza concessa e conferita dal Presidente della Repubblica a Claudio Baglioni, per benemerenze acquisite in campo artistico, professionale, sociale e umanitario.

Claudio Baglioni con il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella
Claudio Baglioni con il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella

In ben sessant’anni di prestigiosa carriera, grazie a un linguaggio sempre ispirato, poetico, intenso – sia nella musica che nelle liriche – Baglioni è divenuto interprete e portavoce, tra i più raffinati e amati, di importanti valori morali, umani, civili e sociali, riuscendo a coinvolgere, far riflettere e appassionare generazioni, culture e visioni esistenziali talvolta profondamente diverse tra loro.

Una testimonianza particolarmente significativa di valori fondamentali quali l’amore, la libertà, la dignità e l’inviolabilità della persona umana, i diritti civili,  l’integrazione – unica risposta efficace alla ferale incultura della disintegrazione – lo spirito europeista – testimonianza culminata in un concerto esclusivo tenuto davanti al Parlamento Europeo, riunito in seduta plenaria  –  la solidarietà – attraverso la partecipazione a tutte le più importanti iniziative nazionali e internazionali – e la pace, più volte pubblicamente testimoniata e invocata in molti, appassionati, interventi autografi sulle pagine dei principali organi di informazione del nostro Paese.

Milano, 21 marzo 2024

 

Testi, video e immagini dall’Ufficio Stampa Parole & Dintorni. Aggiornato il 21 marzo 2024

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