Sergente Immortale è l’ultima creazione del duo formato da Joe Kelly e Ken Niimura, tornati a lavorare insieme dopo quindici anni, quando crearono l’immenso I Kill Giants, tra l’altro edito dalla BAO Publishing qui in Italia, esattamente come il loro nuovo fumetto.
Il sergente della polizia Jim Sargent è prossimo alla pensione, dopo una vita di duro servizio sulle strade è pronto ad abbandonare pistola e distintivo. O forse no? La riluttanza di Jim ad abbandonare la sua vita lavorativa si scontrerà con il problema di dover avere a che fare con la sua famiglia, a causa della festa di pensionamento. Così Jim dovrà incontrare nuovamente il figlio, Michael, il cui compleanno cadrà nello stesso giorno del pensionamento del padre, evento che riporterà a galla questioni in sospeso e costringerà il duo disfunzionale ad un’ultima avventura.

In perfetto stile Joe Kelly + Ken Niimura – come i due autori hanno deciso di farsi accreditare per via di una collaborazione strettissima – il Sergente Immortale da loro creato è commovente, seppur molto diverso dal loro ultimo lavoro, I Kill Giants. Come è ovvio immaginare, lo stile di entrambi gli autori è cambiato nell’arco di quindici anni, ma soprattutto l’esigenza di questa storia chiedeva uno storytelling diverso sotto molti punti di vista.
Prima ancora di parlare di ciò che avviene nel fumetto e del come avvenga, ritengo necessaria una premessa sulle dichiarazioni dello sceneggiatore. Come lo stesso Joe Kelly afferma, questa storia ripercorre a grandi linee un evento realmente accaduto, cioè la sua stessa infanzia: il padre dell’autore era infatti un poliziotto ed esattamente come per Jim Sargent e il figlio Michael, un evento avvenuto alla sua nascita ne sconvolse il rapporto ancora prima che questo si potesse creare.

Dal rapporto difficile con la figura genitoriale Joe Kelly ha tratto l’ispirazione per questa storia, che si è evoluta e modificata anche in base alle esigenze sociopolitiche del momento, negli Stati Uniti. Parliamo infatti di una nazione che negli ultimi anni ha vissuto e vive tutt’ora un complicatissimo rapporto con le forze dell’ordine: dunque incentrare una storia su un poliziotto rude, vecchio stile, un po’ simile all’ispettore Callaghan interpretato da Clint Eastwood, richiedeva una grande cura al fine di non sminuire nessuna tematica trattata.

Il Sergente Immortale tiene il piede in due scarpe, raccontando quindi la figura di Jim Sargent dal punto di vista del figlio Michael e concentrandosi sia sul loro rapporto quanto sul ruolo del poliziotto nella società. Jim è un uomo rozzo, al limite dell’alcolismo, decisamente razzista e omofobo, ma a più riprese ci viene mostrato come questa sua corazza esterna altro non sia che un atteggiamento congenito, un prodotto residuale di un’epoca diversa che mal si concilia con le conquiste sociali di questi tempi moderni. Senza mai scusare Jim Sargent per le sue malefatte, attraverso gli occhi di Michael il lettore può anche vedere un poliziotto integro, che a discapito delle sue numerose mancanze cerca di prendersi cura di tutti e che non fa distinzioni in base al colore della pelle, alla loro sessualità o alle loro credenze.
Il complicatissimo viaggio del poliziotto e di suo figlio trascinerà i lettori in una storia a tratti tesa, a tratti divertente e altre volte quasi spiazzante. La personalità remissiva di Michael lascerà ampissimo margine di manovra ad un padre fuori controllo nelle sue affermazioni e atteggiamenti tossici, figli di un machismo che non ha più posto nella nostra società, ma con il quale ancora oggi molti di noi hanno a che fare.

La mano di Ken Niimura contribuisce incredibilmente a raccontare una storia del genere. Nell’edizione della BAO Publishing è anche presente un’intera pagina dedicata proprio alle parole dell’autore sulle strumentazioni usate e il perché le abbia usate per ottenere lo stile con cui ha illustrato il Sergente Immortale. Noi ci limitiamo quindi a fare un plauso all’autore giapponese che è riuscito a creare una serie di personaggi ben caratterizzati, scene estremamente dinamiche alla bisogna e una grande espressività, seppur con l’utilizzo di poche linee. Fra tutte le chicche presenti nel volume, l’idea che la Cadillac guidata da Jim Sargent abbia una carrozzeria che richiama il volto del proprietario è stata deliziosa.

Volendo definire il Sergente Immortale in relazione alla vecchia opera del duo, I Kill Giants, si potrebbe dire che quindici anni fa i due autori cercarono di raccontare principalmente un tema dietro la loro storia mentre, in questo caso, il tema centrale del fumetto è la storia stessa. Il racconto si dipana pagina dopo pagina in modo accattivante, spingendo il lettore a proseguire senza prendere fiato pur di capire come si concluderà il rapporto burrascoso fra Jim e Michael e se, alla fine, i due torneranno in qualche modo ad essere veramente padre e figlio.

Scheda tecnica
Autore: Joe Kelly + Ken Niimura
Data di uscita: 10 Nov 2023
Tipo prodotto: Libri
Prezzo: 24 euro
Rilegatura: Cartonato
Formato: 15×21
Interni: B&N
Pagine: 408