Alcune icone sono così potenti da trascendere tempo e spazio, andando incontro ad infinite reinterpretazioni. Dracula è parte di questo campionario, ispirando le opere tra le più disparate che si possano immaginare. Il fascino dell’Europa aveva già colpito Shin’ichi Sakamoto, dando vita al dittico Innocent e Innocent Rogue. Con #DRCL midnight children il mangaka torna in Europa, raccontando la sua versione del vampiro più famoso di sempre.
In questo caso la rielaborazione comprende un gruppo di teenager in una lussuosa scuola inglese, con tutte le dinamiche annesse e connesse. Il vampiro aleggia come una presenza oscura, manifestandosi in varie modalità e permettendo a Sakamoto di sfogare il suo gusto per il macabro, l’orrido e la violenza.
Per rivoltante che sia, in #DRCL midnight children la violenza si interseca con la ricerca di realismo e di composizione estetica che da anni Sakamoto porta avanti. Le morti atroci parlano della caducità e della bellezza della vita, la genuina tensione che si prova esplode in visioni da incubo, in grado di atterrire e meravigliare allo stesso tempo. Incubo e sogno, due facce della stessa medaglia e due aspetti di #DRCL midnight children.
Le metafore visive sono da sempre un elemento distintivo di Sakamoto, usate per esprimere l’aspetto effimero della vita umana: le escursioni dalla realtà ne fanno parte ma, rispetto alle opere precedenti del mangaka, assumono nuove sfumature. In #DRCL midnight children ritrovarsi a non comprendere se alcune scene sono reali, frutto di un sogno o pura visione, quando non intersezione tra incubo e realtà è fisiologico, diventa uno strumento utilizzato da Sakamoto per gestire mistero e tensione. Il Dr(a)c(u)l(a) da cui l’opera trae il titolo non ha bisogno di manifestarsi fisicamente per spaventare, conta sapere che c’è, è presente nel mondo ed agisce sconvolgendo qualunque cosa.
Le rivisitazioni apportate ai personaggi del classico romanzo epistolare di Bram Stoker aiutano a non rendere troppo palese la direzione della storia, al punto da chiedersi se questi rivestiranno gli stessi ruoli, oppure saranno qualcosa di diverso.
Quanto al loro aspetto, la totale devozione al digitale, la riproduzione dal vero di vestiti e pose ed il metodo di composizione delle acconciature, “montate” a partire da una libreria digitale contenenti singoli elementi sono una parte dei metodi impiegati dal mangaka per traslare la realtà nella finzione della sua storia. Il realismo inseguito da Sakamoto è dato dalle anatomie, dalle pose e dal vestiario, ma non si spinge verso il fotorealismo, ossia una riproduzione completamente fedele della realtà.
I grandi occhi dei personaggi servono a veicolarne le emozioni e le acconciature talvolta esagerate narrano tratti del loro carattere. Ecco, quindi, come una singola ciocca di capelli a metà del viso diviene un indizio visivo per comunicare al lettore la natura duale di un personaggio. Il tripudio di elementi visivi diviene quindi un marchio identificativo dell’autore, in uno stile eccessivo, barocco, non adatto a chiunque ma glorificato dal grande formato cartaceo del volume.
#DRCL midnight children è un racconto macabro, straniante, in grado di tenere incollati e in tensione in alcune sezioni, incuriositi e confusi in altre. Chi ha amato l’opera originale cercherà di ricostruire il puzzle messo in scena da Sakamoto, chi la conosce per sommi capi non avrà comunque alcuna lacuna. L’abilità di Sakamoto come narratore è quindi, in questo primo volume, essere trasversale nel target e nei temi. Le sempiterne interazioni tra adolescenti sono mescolate all’orrore ed alla tensione, ad un mistero ancora da scoprire e ad un finale di volume che cela molte promesse e potenzialità.
Scheda tecnica
Autore: Shin’ichi Sakamoto
Data di uscita: 31 Ott 2023
Tipo prodotto: Fumetti
Prezzo: 12,00 euro
Rilegatura: Brossurato con sovraccoperta
Formato: 150 x 210 mm
Interni: B&N + colori
Pagine: 248
L’albo recensito è stato cortesemente fornito dalla casa editrice.