NOW AND THEN, l’ultima canzone per THE BEATLES

Arriva – dopo decadi – un nuovo singolo da quella band leggendaria che sono The Beatles, e ci lascia a pensare di nuovo a loro, con la promessa che questa sarà la loro ultima canzone, Now And Then.
Il singolo Now and Then esce con una B-side di Love Me Do in versione rimasterizzata (2023). Nelle primissime ore di ascolto e visione, gli audio e i video del brano hanno già macinato milioni di visualizzazioni.
Facciamo alcuni passi indietro per raccontare la grande storia dietro questa ultima canzone.
Immaginate un adolescente negli anni ’90, che comincia a suonare la chitarra mentre impara a memoria la discografia dei Fab Four. Immaginate che già allora, per ovvi motivi, pensare a un nuovo brano della leggendaria band sarebbe stata pura utopia. Invece – beata ingenuità – nel 1995 ti arriva Free as a Bird, che partendo da una registrazione casalinga di John Lennon, vedi gli altri tre riempire i vuoti nella stessa.
Le opinioni sul brano allora furono abbastanza diverse, tra chi accoglieva incredulo e a braccia aperte una nuova canzone dei Beatles, e chi invece obiettava che se non era stato possibile pubblicarla a suo tempo, ci sarà stato un motivo.
Tra il 1995 e il 1996 uscì un secondo singolo, sempre estratto da una registrazione effettuata da John Lennon, Real Love. Nonostante l’esclusione dalle playlist della Radio 1 della BBC (“non è quello che i nostri ascoltatori vogliono ascoltare” […] “Siamo una stazione di musica contemporanea”, Reuters 8 Marzo 1996), il brano non andò malissimo e si piazzò anche in prima posizione negli USA, oltre a divenire una cover natalizia di grande successo di Tom Odell.
Parte delle informazioni di seguito le trovate anche nel cortometraggio pubblicato il giorno prima del nuovo singolo, Now And Then – The Last Beatles Song. Si tratta di un making of: probabilmente potreste preferire sentirvele raccontare prima dalla voce di Paul McCartney, Ringo Starr e Sean Ono Lennon, e riprendere dopo questo racconto.
Le premesse di cui sopra servono per chiarire come Now And Then sia la terza registrazione di John Lennon che – insieme alle due tracce summenzionate – avrebbe dovuto originariamente essere pubblicata per il progetto multimediale The Beatles Anthology del 1995. Il nastro fu fornito nel 1994 da Yoko Ono ai tre Beatles allora ancora viventi, i quali videro con grande interesse la possibilità di suonare ancora una volta con la voce di John.
Tuttavia per Now And Then la cosa non fu possibile coi mezzi tecnici di allora: il piano copriva la voce di John e non c’era modo di farla emergere. I tre Beatles decisero quindi di accantonare il progetto. Per fortuna, George Harrison (che ci ha abbandonati nel 2001) suonò già allora delle parti di chitarra per il pezzo.
Nel 2021 arrivò il documentario The Beatles: Get Back, per la regia di Peter Jackson, e con quello lo sviluppo di una tecnologia di machine learning in grado di separare le diverse parti di voce e strumenti nelle tracce.
Ringo e Paul colgono subito l’occasione e nel 2022 chiedono a Peter di separare la voce di John, quindi aggiungono basso, batteria, archi (grazie a Giles Martin), le parti di chitarra di George e un assolo di chitarra slide di Paul che vuole essere un tributo a George.
Non so voi, ma per me è veramente una strana sensazione quella che si prova ad ascoltare una nuova canzone dei Beatles oggi, nel 2023, in un mondo che sembra essere distante anni luce non solo dagli anni ’60, ma pure da quegli anni ’90, quando una canzone dei Fab Four già non andava bene per la principale stazione radio britannica.
Un fan dei Beatles non potrà rimanere impassibile di fronte alla spiegazione dalla voce dell’ultraottantenne Paul nel cortometraggio, che ci dice già dal titolo che questa è l’ultima canzone dei Beatles. Non che ce ne aspettassimo, ma sicuramente fa il suo effetto.
Come spiega Peter Jackson nella sezione successiva di questo testo, il cortometraggio è stato pensato per emozionare e commuovere, ma non sembra esserci alcuna malizia in questo, perché ad essere per primi emozionati dalla possibilità di suonare ancora insieme sono i protagonisti ancora viventi di questa storia.
Passando a Now And Then: finora si è parlato del contesto, ma parlare questo brano al di là della cosa più importante – e cioè la musica – non sarebbe giusto, per quanto quella appena raccontata rappresenti una bellissima avventura e – come è stato giustamente notato – un’operazione notevole di archeologia musicale.
One-two-three: non si poteva che cominciare così, con il classico attacco di John. Anche qui, come in Free as a Bird, la sua voce ha un qualcosa di etereo, che contribuisce a quel groviglio di emozioni che questo nuovo singolo ci porta. Il piano è delicato, le voci dei Beatles pian piano emergono e si mescolano, lasciando man mano spazio ai diversi strumenti e all’orchestrazione generosa.
Non sembra una canzone dei Beatles dei primissimi anni ’70: d’altra parte la parte più risalente del brano è quella di John e rimonta alla fine di quella decade; inoltre, se avessero ripreso a suonare insieme, avrebbero continuato a sperimentare. È però decisamente – anche con questa storia del tutto peculiare – un brano dei Beatles, coi suoi “marchi di fabbrica”.
Le parole che John sceglie, per quanto non siano molte, e in alcuni momenti sembrino anche ingenue (chi metterebbe un I love you così, oggi?) sanno colpire. In questi tempi non facili risuonano e grazie al titolo Now And Then (oggi e allora: un titolo perfetto per una “reunion”), per un istante abbiamo quasi l’illusione che possa davvero averle scritte adesso:
“and if I make it through, it’s all because of you”.
Chissà come sarebbe stato se ci avessero lavorato insieme negli anni ’70. Il passato non si cambia, però, e quel che ci resta lo possiamo modificare per quanto possibile, ma non è poi così male.
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NOW AND THEN – THE LAST BEATLES SONG: IL NUOVO CORTOMETRAGGIO È DISPONIBILE SU DISNEY+
Il video musicale “Now And Then”, diretto dal regista Peter Jackson, vincitore degli Oscar® e dell’Emmy® Award, ha debuttato oggi, venerdì 3 novembre, su Disney+

3 novembre 2023 – Now And Then – The Last Beatles Song è disponibile su Disney+! Il documentario di 12 minuti, scritto e diretto da Oliver Murray, racconta la storia dell’ultima canzone dei Beatles “Now And Then”, con filmati esclusivi e commenti di Paul, Ringo, George, Sean Ono Lennon e Peter Jackson.
Parlando del cortometraggio, Oliver Murray ha affermato:
“L’eredità dei Beatles ha posto una delle basi più importanti per la cultura giovanile moderna. È un grande onore avere la responsabilità di raccontare questa storia e credo che susciterà emozioni diverse nelle persone, poiché ognuno di noi ha un rapporto molto personale con il lavoro della band. ‘Now And Then’ è una storia di archeologia musicale e un legame fraterno tra quattro ragazzi che hanno regalato al mondo alcuni degli spettacoli più popolari della storia”.
L’ultima canzone dei Beatles, “Now And Then”, è stata pubblicata in tutto il mondo ieri, giovedì 2 novembre, da Apple Corps Ltd./Capitol/UMe. Il video musicale di “Now And Then”, diretto dal regista tre volte premio Oscar® Peter Jackson, è disponibile da oggi, venerdì 3 novembre, su Disney+.
Parlando del video musicale, Peter Jackson ha dichiarato:
“Volevamo che il video facesse commuovere, ma generare emozioni utilizzando solo filmati d’archivio è una cosa difficile. Fortunatamente, la semplice forza di questa bellissima canzone ha fatto gran parte del lavoro per noi. Sono profondamente orgoglioso di ciò che abbiamo realizzato e lo conserverò per il futuro”.
Il movimentato viaggio di “Now And Then” si è svolto nell’arco di cinque decenni ed è il prodotto di conversazioni e collaborazioni tra i quattro Beatles che continuano ancora oggi. La demo di John Lennon, a lungo mitizzata, fu lavorata per la prima volta nel febbraio del 1995 da Paul, George e Ringo nell’ambito del progetto The Beatles Anthology, ma rimase incompiuta, in parte a causa delle impossibili sfide tecnologiche legate alla lavorazione della voce che John aveva registrato su nastro negli anni Settanta.
Per anni è sembrato che la canzone non potesse essere completata. Ma nel 2022 è arrivato un colpo di fortuna: un software sviluppato da Peter Jackson e dal suo team, utilizzato durante la produzione della docuserie The Beatles: Get Back, ha aperto finalmente la strada al lavoro di separazione della voce di John dalla sua parte di pianoforte. Di conseguenza, la registrazione originale ha potuto essere riportata in vita e lavorata nuovamente con il contributo di tutti e quattro i Beatles. Questa straordinaria storia di archeologia musicale riflette l’infinita curiosità creativa dei Beatles e il loro comune fascino per la tecnologia. Segna il completamento dell’ultima registrazione che John, Paul, George e Ringo hanno potuto fare insieme e celebra l’eredità della band più importante e influente della storia della musica popolare.
Gli abbonati possono rivedere i contenuti dei Beatles più amati dai fan su Disney+. La docuserie The Beatles: Get Back e il film documentario If These Walls Could Sing sono ora disponibili in streaming.
Informazioni sul documentario, video e immagini dagli Uffici Stampa The Walt Disney Company Italia, Opinion Leader, Cristiana Caimmi.