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Jungle Corner: il barrito di esordio dei Bright Magus

Jungle Corner: il barrito di esordio dei Bright Magus

Clicca qui per la recensione, a cura di Giuseppe Fraccalvieri
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Jungle Corner dei Black Magus è quello che non ti aspetti di ascoltare nel 2023, è un elefante che si staglia con la sua maestosità nella savana e attira subito la tua attenzione. Questa almeno è stata la mia prima impressione ad agosto, appena finito di ascoltare Long Legs, il primo singolo che ha anticipato questo disco di esordio.
I miei primi pensieri sono andati ai Weather Report, ai Perigeo, e poi sicuramente a Miles Davis che – insieme poi a Teo Macero e Bill Laswell – è l’ispirazione principale.
Mi ha quindi fatto piacere sapere che già con questo primo singolo si è raccolto un primo apprezzamento da parte del pubblico, perché – anche se molti vi diranno il contrario – c’è ancora tanta gente che ha voglia di ascoltare la musica di quella splendida stagione, figurarsi poi se la si stupisce con qualcosa che suona in tutta la sua freschezza.

Anche un salto nel passato, insomma, ma che non è certo la fredda scopiazzatura (come spesso avviene) di chi non ha ancora una sua personalità. D’altra parte, i cinque Bright Magus (Mauro Tre, Alberto Turra, Gianni Sansone, Giovanni Calella e Leziero Rescigno) non sono musicisti di primo pelo, ma ciascuno con grandissime esperienze negli ambiti più diversi, ed è evidente che hanno digerito e meditato la lezione di Miles Davis e della sua epoca, oltre che di innumerevoli altre ispirazioni.

Ed è una lezione resa con un grande impatto sonoro: i brani sono tutti in presa diretta e si sente la grande coesione che unisce i membri del gruppo. Quasi non ci si crede che questo sia un esordio e che abbiano cominciato a suonare insieme “appena un anno fa”.

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Questo disco nasce dalla grande passione in comune tra voi per Miles Davis e l’epoca che l’ha visto protagonista. Ma come è nata in ciascuno di voi questa passione?

Giovanni: Sì, questo disco è sicuramente un grande tributo nostro a Davis. Io personalmente che mi sono avvicinato alla musica con l’ascolto di un altro tipo di musica, sono inciampato in Davis diverse volte.

Immediatamente non avevo capito la sua arte, ero anche forse troppo giovane, ma con il tempo il mio orecchio cercava cose più elaborate e sofisticate e improvvisamente ho iniziato a sentire e aprirmi verso altri suoni, tra cui in cima la musica di Davis.

In particolare mi hanno subito catturato quei dischi di Davis fatti alla fine degli anni sessante e primi settanta…
Lì si incontravano e si incrociavano tre o quattro suggestioni musicali che mi piacevano tantissimo, il rock, il funk e l’afrobeat, la psichedelia e il jazz…

Vi siete interrogati sulla grande sintonia che avete trovato sin da subito? Come ve la siete spiegata?

Giovanni: La sintonia è scattar subito… esattamente alla prima prova! Forse già il fatto che tutti e cinque conosciamo i dischi di Davis molto bene e l’idea di poter offrire una nostra visione a quel sound ci ha messo subito sulla stessa lunghezza d’onda, per cui parlando – ancora prima di suonare – avevamo già stabilito più o meno quale sound avremmo dovuto avere.

Poi in realtà quando abbiamo suonato la prima vota insieme, improvvisando, eravamo già tutti completamente allineati.

Sulla copertina del disco campeggiano un elefante e altri animali della savana africana, con dei bambini e una metropoli di sfondo. In effetti in alcuni punti dell’album sembra quasi di sentir barrire gli elefanti.
Come vi siete figurati che la vostra musica potesse rappresentare un angolo di giungla, di quelle terre lontane? 

Leziero: I cinque bambini sono giovani “maghi luminosi”, raccontano l’entusiasmo autentico che ci ha ispirati per la realizzazione di questo progetto. Gli animali sono degli archetipi che conducono immediatamente ad un certo immaginario originario della musica afroamericana, ed il contesto metropolitano sullo sfondo ci ricorda che siamo a Milano, nel 2023.

la copertina dell’album Jungle Corner, di Bright Magus

Che strumentazione avete adoperato per il disco? 

Giovanni: Il disco l’abbiamo registrato in presa diretta esattamente come si faceva all’epoca e la scelta degli strumenti ovviamente è stata naturale.

Gli strumenti usati nel disco sono tutti assolutamente vintage. Basso, batteria, chitarra, tromba e piano Rhodes.

L’unico intervento un po’ moderno, in fin dei conti, è stato il computer per registrare ed intervenire successivamente facendo piccoli tagli di stesura, anche perché le jam session che avevamo registrato erano troppo lunghe e non sarebbero entrate nel vinile.

Chi vi ha raccontati ha definito eccezionali le vostre personalità. In cosa lo sono?

Alberto: È eccezionale in ognuno di noi il fatto che per un periodo più o meno lungo della nostra vita ci si sia dedicati con una enorme devozione al suono dei dischi ispirazionali di “quel” Miles Davis e che questo abbia trovato modo di essere condiviso ed espresso in questa band e in questo disco in modo così puntuale, certo derivativo ma contemporaneamente estremamente personale, originale.

Per fare questo le persone coinvolte devono essere eccezionali, anche solo per il coraggio necessario a tentare di esprimersi (oggi più che mai) secondo questi parametri.

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BRIGHT MAGUS: VENERDÌ 27 OTTOBRE 2023 ESCE IL NUOVO ALBUM JUNGLE CORNER

la copertina dell’album Jungle Corner, di Bright Magus

Jungle Corner è un album in cui jazz, funk, rock, avant-garde e psichedelia si fondono in un sound fluido guidato e spinto dalle cinque eccezionali personalità che interagiscono tra improvvisazione e scritture originali dentro e fuori l’estetica di tale nume tutelare.

Il disco contiene sei brani inediti registrati in presa diretta, liberi da strutture rigorose e durate prestabilite.

L’ispirazione al lavoro di figure come Teo Macero e Bill Laswell fa si che Calella/Rescigno attraverso un lavoro di editing e post produzione sintetizzino l’attuale forma dell’album.

Commentano gli artisti sul nuovo progetto:

“L’idea primordiale è partita al Diabolicus Studio, il piccolo studio che è il quartier generale di Giovanni Calella e Leziero Rescigno, dove sono nati vari progetti e collaborazioni. Il grande amore per l improvvisazione e le sonorità tipiche di Davis di quegli anni hanno spinto appunto Giovanni e Leziero a immaginare un tributo, non tanto in termini di rifacimenti e cover di Davis, ma un’impulso a creare quelle atmosfere ispirandosi a quello che i musicisti di Miles facevano in quella circostanza. Dopo questa breve teorizzazione del progetto, sono stati contattati in ordine: Alberto che ha subito sposato l’idea, essendo pure lui grande appassionato di quel periodo, successivamente Mauro e infine Gianni alla tromba, tutti innamorati e profondamente conoscitori proprio di quei dischi.”

Aggiunge Giovanni Calella:

“Ci siamo visti per un primo incontro, ma senza nessuna aspettativa… alcuni di noi avevano suonato insieme e altri si erano intrecciati e comunque noi cinque insieme non avevamo mai suonato. Dopo aver chiacchierato per quasi un’ora di Davis e della sua enorme discografia, della sua vita e di che sound avevano i suoi musicisti abbiamo iniziato a suonare nello studiolo di Gianni che successivamente è stato chiamato Selim Studio. Il nome della Band è uscito spontaneo ad Alberto che ha detto: chiamiamoci ‘Bright Magus!’ Oltre a noi cinque c’era Tullio Treffiletti, nostra mascotte e uomo fondamentale nella band che senza dirci nulla aveva registrato le due e oltre ore di improvvisazione radicale…. E’ stato fondamentale perché alla fine della jam oltre all’entusiasmo che si percepiva abbiamo potuto ascoltare quello che era venuto fuori…. Siamo rimasti sconvolti perché c’erano già delle parti stupende e sembrava che suonassimo insieme da tempo, avevamo captato i ruoli e tutto e’stato naturale. Quindi abbiamo deciso di andare avanti… Abbiamo voluto sperimentare prima dal vivo e cosi abbiamo fatto 6/7 concerti nell’area milanese. La risposta da parte del pubblico è stata positiva, quindi il passaggio successivo è stato pensare ad una incisione. Così a fine maggio abbiamo catturato delle improvvisazioni e abbiamo formalizzato dei temi che Mauro aveva composto per questo progetto. Io e Leziero ci siamo occupati della produzione artistica, quindi dei tagli, di organizzare alcune stesure per farle entrare nel vinile, e del mix finale.”

TRACK LIST:

LINE UP:

Mauro Tre: Piano Rhodes, Organo

Alberto Turra: Chitarra Elettrica

Gianni Sansone: Tromba, Percussioni

Giovanni Calella: Basso Elettrico, MS20

Leziero Rescigno: Batteria, Percussioni

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Mercoledì 29 novembre 2023 i Bright Magus presenteranno al Biko di Milano il loro album d’esordio “Jungle Corner” disponibile sulle piattaforme di streaming digitale dal 27 ottobre.

Il quintetto strumentale nato sotto l’ascendente del metafisico periodo elettrico di Miles Davis sarà in concerto mercoledì 29 novembre alle ore 21.00 al Biko di Via Ponti 40 a Milano per presentare l’album d’esordio “Jungle Corner”. L’evento è riservato ai soci ARCI a € 11,50.

Info acquisto biglietti su dice.fm:

Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/3570203573228725/

 

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Comunicato e immagini dall’Ufficio Stampa Red & Blue.

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