Molte storie nascono da un viaggio. Moltissime storie sono un viaggio. Fisico, mentale o metaforico che sia, è un concetto universale della narrativa. Per alcuni autori, il viaggio diventa un tema, elevandosi dall’essere “solo” un efficacissimo mezzo. Teresa Radice e Stefano Turconi sono questo tipo di autori, una scrittrice e un disegnatore che attingono alla loro esperienza diretta, ma tanto quanto attraverso i luoghi amano viaggiare nel tempo. Con Il Contastorie si viaggia in tre modi diversi: nell’Amazzonia, negli anni ’60 e nel 1996. Questo è l’anno in cui questa storia nasce nella testa di Radice, dopo un suo viaggio proprio in quei luoghi. Una risonanza di tempi e luoghi, che porta questa storia a noi nel 2023.

Il Contastorie Teresa Radice Stefano Turconi BAO Publishing
La copertina del graphic novel Il Contastorie, di Teresa Radice e Stefano Turconi, pubblicato da BAO Publishing (2023). Foto di Angelo Giannone

Le premesse sono semplici ed efficaci: Pedro vive in un piccolo villaggio dell’Amazzonia e ama leggere, fantasticando di mirabolanti avventure, pur non essendo un tipo così avventuroso. Suo fratello maggiore Cent, al contrario, le avventure le vive, portando ogni volta che torna al villaggio un libro per Pedro e tante storie da raccontare. Ovvio che tutto non è come sembri.

Questa coppia di autori ha tante abilità. Ad esempio, riuscire a trasportare chiunque in luoghi che non ha mai visitato, con la magia di disegni e inquadrature. Gli acquerelli di Turcone rendono la foresta amazzonica viva; nei suoi colori, nelle ombre delle foglie, nei colori cangianti dell’acqua e nelle vite narrate da questa natura. Lo stile nel complesso si avvicina a quello de La terra, il cielo, i corvi, per l’uso dell’acquerello e dell’inchiostrazione, sebbene ne differisca per tonalità dominanti e tipo di ambienti. I personaggi sono morbidi e semplici nelle fisionomie ma la vera meraviglia sono gli animali. Presenti in quasi ogni tavola, sono meravigliosi per colori e capacità di immergere il lettore nell’ambiente, suscitando risate, meraviglia o curiosità.

Alla caratterizzazione dell’ambiente si affiancano altre due codifiche visive notevoli: da un lato le tonalità seppia dei flashback, dall’altra la rappresentazione della fantasia di Pedro. Quando è immerso nella sua immaginazione, le sue creazioni somigliano ai cartoni animati italiani in bianco e nero degli anni ’50 e ’60 (come quelli di Carosello). Laddove l’Amazzonia è un luogo quasi sospeso nel tempo, questa scelta estetica, assieme ai libri che Pedro legge (alcuni dei quali sono i titoli dei capitoli del libro), inquadrano perfettamente gli anni ’60 e, ancora una volta, creano un’atmosfera dolce, a tratti nostalgica.

Chiude il quadro poi un delizioso lavoro di lettering, con una voce narrante che si inserisce nella storia tramite dei cartigli, dei frammenti di un tipico quaderno di scuola. Ovvio che questa precisa scelta estetica avrà anche una valenza narrativa. In questo modo si alternano costantemente narratore e dialoghi, guidando il lettore alla scoperta del segreto di Cent, avendo anche il retrogusto del “diario dell’avventuriero”.

Radice e Turconi hanno anche l’abilità di riuscire a raccontare storie con diversi target, in maniera genuina ed elegante, stratificando i significati e le tematiche. Il Contastorie è un viaggio dolce ed emozionante, in cui l’essere fratelli dialoga con le difficoltà legate alla crescita, su come maturare di colpo, a causa di determinate esperienze, può essere difficile. Si inserisce in maniera brillante e originale nel contesto dei racconti di formazione, stimolando l’amore per i viaggi, la lettura e la musica, da sempre elementi distinguibili nelle storie di Radice e Turconi. Tuttavia, il lettore più maturo ed esperto troverà stupendo come alcune tematiche complesse e “da grandi” sono veicolate ad un potenziale piccolo lettore. In questo modo la storia non perde un briciolo della sua potenza narrativa, non si appesantisce citando in maniera esplicita elementi comunque comprensibili e lascia lavorare le immagini e le metafore.

La copertina del graphic novel Il Contastorie, di Teresa Radice e Stefano Turconi, pubblicato da BAO Publishing (2023). Foto di Angelo Giannone

La trasversalità e la stratificazione del racconto rendono Il Contastorie un viaggio universale, tra acquerelli ed Amazzonia, in grado di toccare le corde emotive del lettore in molti e diversi modi, alcuni attesi, altri sperati, altri ancora del tutto inaspettati.

La copertina de Il Contastorie, di Teresa Radice e Stefano Turconi, pubblicato da BAO Publishing (2023)
La copertina del graphic novel Il Contastorie, di Teresa Radice e Stefano Turconi, pubblicato da BAO Publishing (2023)

Scheda tecnica

Autore: Teresa Radice e Stefano Turconi
Data di uscita: 30 Mag 2023
Tipo prodotto: Fumetti
Prezzo: 23,00 euro
Rilegatura: Cartonato
Formato: 19×26 cm
Interni: Colori
Pagine: 208

 

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