Come può qualcosa che nessuno ha visto divenire un’icona pop, con una specifica codifica visiva? Chiedetelo ai “dischi volanti”. Testimonianze, video, foto, allucinazioni, suggestioni. Una fascinazione popolare di origine statunitense, talmente forte da creare sottogeneri in tutti i media narrativi (ma anche in quelli documentaristici o presunti tali). Ma cosa succede se prendi qualcosa di così iconico, la mescoli ad una bufala italiana del 1933 e la getti a Vergiate, in provincia di Varese? Magari un pasticcio. Ma se metti alle spalle di questa storia uno sceneggiatore abile come Lorenzo Palloni ed un disegnatore non convenzionale come Miguel Vila, allora hai Fortezza Volante.

In pratica, si parla questo UFO che si schianta nel paese di Vergiate nel 1933 e del Gabinetto Speciale istituito per investigare sulla faccenda. L’idea di base sembra quasi volersi incastrare in una nicchia nella nicchia. Da una parte la nicchia della fantascienza che prende fatti e personaggi storici – più o meno ambigui – per poi ricamarci sopra (il film The Prestige di Christopher Nolan può fungere da esempio sufficientemente noto). Dall’altra la nicchia della fantascienza italiana ambientata nella stessa Italia, qualcosa che di sua natura è aliena al grande pubblico. Questa nidificazione di nicchie può respingere, ma è di fatto più unica che rara. Basta poi aprire a caso una delle pagine per capire ancor più perché questo è un fumetto unico.

Il tratto di Vila è sottile e sostanzialmente privo di modulazione, di cui non si sente peraltro il bisogno. Le fisionomie esagerate, quasi deformi, si adattano ad un sarcasmo sottilissimo ed acido che sottende all’intera vicenda. Imperfezioni e brutture dei volti e dei corpi che, nella più classica delle metafore in una storia che di classico ha molto poco, rispecchiano le brutture morali e caratteriali. I multipli protagonisti sono umani imperfetti, opportunisti, spesso amorali e materialisti, che non esitano a calpestare chiunque per raggiungere i propri interessi. Anche chi a prima vista sembra “il meno peggio” ha comunque solo bisogno del giusto contesto per mostrare il peggio di sé.
Questo trattamento non riguarda solo i personaggi di finzione ma anche Guglielmo Marconi, che esce da Fortezza Volante con le ossa rotte (metaforicamente). Potrà far storcere il naso che il GRANDE GENIO ITALIANISSIMO venga sbeffeggiato o comunque deformato, ma bisogna stare al gioco di una storia che mai pretende di essere realistica. Semmai riesce ad esserlo nella descrizione di un contesto di provincia del nord Italia di 80 anni fa, ma si ferma a quello. O forse si spinge un pochino più oltre, con qualche parallelismo ai tempi odierni. I concetti di verità e post-verità, assieme alla naturale tendenza dell’essere umano a creare armi da qualunque cosa sono i temi portanti del fumetto, che prescindono dal contesto storico.

Un pregio di Fortezza Volante è il suo essere fuori da schemi e convenzioni. Eppure, la storia è divisa in atti ben definiti, con dei titoli formati sempre da un nome ed un aggettivo. La sua struttura è in fin dei conti semplice, le date ed i luoghi sono sempre ben chiari ed i cambi di tonalità dominante guidano ancor di più il lettore. Ciononostante, l’intreccio non è banale, lascia anzi qualche piccolo punto aperto all’interpretazione (finale compreso, per certi versi) e la linearità della narrazione giova alla stessa, vista la numerosità dei personaggi.

Ma il vero, enorme pregio del fumetto si concretizza nel regno di Miguel Vila, la tavola. Vi sfido a trovare due tavole di Fortezza Volante con la stessa struttura. O con strutture simili anche solo al 70%. Fallirete. In quel grande spazio bianco le vignette variano di forma, dimensione e posizione in un modo piacevole e stupefacente ad uno sguardo superficiale, che non perde un colpo anche in fase di attenta lettura. Si notano certo le ispirazioni alle geometrie di Chris Ware, ma con meno intento teorico e speculativo e più legami alla narrazione. Vila possiede la capacità di riuscire a sfruttare la closure per muovere lo sguardo del lettore in direzioni che la lettura “convenzionale” di un fumetto non prevederebbe. La struttura delle tavole nel suo complesso è un insieme di tante piccole unità, giustapposte per creare sempre una narrazione. Non è maniera o voglia di decostruire fine a sé stessa, ma un preciso modo di raccontare una storia sfruttando il potenziale del medium fumettistico.

A livello storico, la lettura da sinistra a destra e dall’alto in basso (la famosa “Z”) non è altro che una convenzione, uno standard dettato dalla maggioranza statistica delle produzioni, ma non una regola grammaticale. Il bello del fumetto come medium è che io posso rompere questo schema, posso portare il tuo sguardo dove desidero e come lo desidero: Vila e Palloni ci riescono.

Fortezza Volante è un viaggio nel tempo, nello spazio, fra i generi e fra le infinite potenzialità del medium fumettistico, che dimostra e rimarca raccontando una storia scorretta, divertente, sporca, violenta, irriverente e libera da qualsiasi gabbia visiva e narrativa.

Scheda tecnica
Autore: Lorenzo Palloni e Miguel Vila
Data di uscita: 26 Mag 2023
Tipo prodotto: Fumetti
Prezzo: 20,00 euro
Rilegatura: Brossurato con Alette
Formato: 168 x 256 mm
Interni: Colori
Pagine: 204
