Anche questo anno si è tenuto l’appuntamento primaverile del Romics, per la precisione nel 2023 ricorre la trentesima edizione della fiera. Dal 30 Marzo al 2 Aprile, per quattro giorni la fiera è stata aperta al pubblico nell’usuale cornice della Fiera di Roma, luogo come sempre facilmente raggiungibile da chiunque e dotato di ampissimi spazi capaci di contenere numerosi palchi, esposizioni e ampie quantità di pubblico.

Come di consueto la fiera ha tenuto una gara di cosplay, ha ospitato in uno dei padiglioni delle mostre dedicate ad autrici e autori di rilievo, oltre che dare spazio a diversi panel con diverse figure inerenti alla cultura pop. I talk tenutosi nelle quattro giornate di fiera sono stati numerosissimi, raccogliendo sotto la loro ala gli argomenti più svariati, passando da approfondimenti specifici su certi autori e autrici, passando per argomenti come la street art fino ad arrivare a discussioni generalizzate sul mondo dell’animazione e del cinema.

Gallery. Tutte le foto di Francesco Ariani

Sotto questo punto di vista, il Romics si è confermato anche questo anno come una fiera pop, dedicata non solo al fumetto ma in generale a tutto quell’agglomerato di cultura di cui i fumetti sono soltanto una parte. Le varie case editrici presenti alla fiera hanno tenuto banco portando diversi nuovi fumetti e gli autori e le autrici dietro questi magnifici lavori. Abbiamo avuto il piacere di saggiare con mano i firmacopie tenutosi agli stand delle case editrici saldaPress e Edizioni BD, rispettivamente per Lorenzo de Felici, JiokE e Letizia Cadonici, ma in generale ogni casa editrice ha organizzato i firmacopie nelle consuete modalità.

Senza dubbio la punta di diamante della fiera a nostro avviso è la possibilità di mettere in mostra il lavoro degli autori e delle autrici che amiamo e, in questa edizione, nel padiglione 8 della fiera erano presenti cinque “stanze” dedicate a Katja Centomo, Marcos Martin, Manuele Fior, John Howe e Paolo Barbieri. Le cinque mostre avevano il vantaggio di fornire al pubblico stili e mondi narrativi molto diversi, venendo incontro alle esigenze e ai gusti di un’ampia fetta di pubblico.

Da persona cresciuta con Monster Allergy, la mostra dedicata a Katja Centomo è stata una vera e propria chicca, soprattutto considerando come per fortuna l’allestimento proponeva diversi lavori dell’autrice, senza quindi legarla unicamente alla sua opera più famosa. Cionondimeno tutte le esposizioni avevano un altissimo valore, per quanto ci dispiacciano le dimensioni raccolte a dispetto dell’ampiezza dei padiglioni e l’assenza di una guida che possa istruire a riguardo i visitatori.

Il Romics ancora una volta si è dimostrato uno svago piacevole e una fiera valida per moltissime persone, particolarmente amata dai cosplayer e sicuramente un luogo apprezzabile per chi cerca nuovi espositori o autori portati dalle case editrici. A fronte di una organizzazione degli spazi che magari potrebbe sfruttare maggiormente l’ampiezza della Fiera di Roma per far defluire meglio il pubblico, innegabilmente l’interezza del Romics era visitabile in meno di mezza giornata, rendendola accessibile e poco dispersiva.

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