Blue Giant, manga di Shinichi Ishizuka, è giunto alla fine della sua pubblicazione qui in Italia col volume 5, dopo un viaggio durato poco meno di un anno partendo dal Giugno del 2022. Proprio in occasione dell’uscita del primo volume ci esprimemmo in modo entusiasta per ciò che avemmo modo di leggere, oltre che sull’edizione con la quale la J-Pop aveva deciso di portare il fumetto in Italia. Oggi, alla luce della conclusione della serie che va ricordato abbia un seguito in Giappone chiamato Blue Giant Supreme, è nostra intenzione parlare più nel dettaglio di quanto abbiamo letto in questi mesi e del perché ci abbia appassionato così tanto.

Per chi non volesse recuperare il nostro primo articolo a riguardo, ricordiamo brevemente di cosa parli Blue Giant. Il manga ruota intorno alla vita del giovane Dai Miyamoto, un ragazzo del Sendai appassionato di musica jazz e aspirante musicista, suonatore un sax tenore. Spinto dal suo sogno, Dai lascerà casa sua e con pochissime certezze e soldi si trasferirà a Tokyo, cercando di migliorare le sue capacità e trovare la sua strada nel mondo della musica jazz, un percorso incerto e senza un punto di arrivo preciso, se non quello di divenire il miglior musicista del mondo.
Partendo da questa base, Shinichi Ishizuka imposta una narrazione abbastanza lineare, simile in moltissimi aspetti agli stilemi dei fumetti sportivi, gli spokon, traslando ovviamente le prodezze sul campo da gioco a vari palchi che Dai calcherà con il suo sax. Detto in questo modo potrebbe apparire quindi che Blue Giant sia un fumetto che sa di già visto e, se innegabilmente un lettore navigato potrebbe avere la capacità di prevedere le svolte della storia, l’autore riesce a donare agli eventi e ai suoi personaggi un tale carisma da rendere impossibile non emozionarsi durante la lettura.

Il protagonista Dai e il suo amore genuino e quasi ingenuo per il jazz fanno da filo conduttore per la storia e per tutti gli altri personaggi, un filo che li unisce in una rete di relazioni di causa ed effetto. Nel fumetto non ci sono azioni superflue, ogni elemento messo in gioco avrà prima o poi una ripercussione chiara e significativa sulla storia e sugli altri personaggi, tutti toccati un modo o nell’altro da Dai. E parlando proprio del protagonista, se Dai viene visto come una persona straordinaria, filtrando la sua immagine tramite il punto di vista degli altri personaggi, proprio il protagonista spesso sarà capace di comprendere non solo i suoi errori ma anche i suoi lati negativi, elemento che lo rende definitivamente una persona vera, non un semplice personaggio di finzione senza anima.

Parlando proprio dell’intreccio è interessantissimo sottolineare come all’interno dei volumi siano presenti dei capitoli, chiamati bonus track, che sono ambientati nel futuro rispetto al tempo della storia. In questi capitoli, impostati come delle interviste a diversi personaggi secondari, l’autore rende immediatamente chiaro come nel futuro Dai riuscirà veramente a raggiungere il suo sogno e tramite le parole degli intervistati verrà quasi offerto un punto di vista in retrospettiva di quanto letto nei capitoli precedenti. Se questa cosa può turbarvi, vi invito a ripensare a quanto ho detto nei paragrafi precedenti: i personaggi e gli eventi di Blue Giant sono scritti così bene che, come è giusto che sia, quello che importa davvero è il come Dai raggiungerà il suo sogno.

Il percorso del protagonista verrà messo in discussione diverse volte e in modi diversi, prima per via del suo talento grezzo, poi per questioni monetarie ed infine per via della band che andrà a formare. Dai e gli altri personaggi che suonano con lui dovranno non solo migliorare come musicisti, ma anche come persone, comprendendo che il talento del singolo è sicuramente importante nella vita, ma lo è anche riuscire a lavorare in squadra. In questo senso sono estremamente significativi gli ultimi capitoli del quinto volume, in cui diventa chiaro più che mai come Dai non avrebbe mai raggiunto determinate vette senza i suoi amici e, viceversa, anche loro non sarebbero andati molto lontano senza di lui.
Si potrebbe parlare approfonditamente di qualsiasi personaggio all’interno di Blue Giant, ma oltre che alla sceneggiatura del fumetto, va dato il giusto merito ai disegni del suo autore per rendere le scene così emozionanti. Anche in questo caso ci eravamo espressi positivamente nel nostro primo articolo, ma va sottolineato come nel corso dei cinque volumi ci sia una costante crescita e un utilizzo di idee sempre fresche e perfette per l’occasione. Un fumetto come Blue Giant parte svantaggiato, la musica e il fumetto sono due media che difficilmente possono comunicare a dovere: un lettore infatti non potrà mai sentire la musica provenire da strumenti suonati su pagina. Ciò non toglie che i fumettisti non si sono mai arresi e ci sono moltissime soluzioni per stringere il gap fra fumetto e musica, ed in Blue Giant vengono tutte usate a dovere.
Le linee cinetiche in questo fumetto hanno un’importanza capitale, riuscendo a comunicare con la loro direzione, il loro numero e spessore la potenza del suono ed anche l’armonia che si va a creare fra strumenti diversi sulla stessa pagina. Il segno dell’autore è altrettanto importante, modulandosi a dovere per imprimere su pagina quanto uno strumento vibri e venga messo sotto sforzo, comunicando benissimo le intenzioni e l’impegno degli strumentisti. Anche l’uso della closure e l’ampiezza delle vignette riesce a comunicare il ritmo della musica in modo magistrale, permettendo dunque di capire la velocità con la quale viene eseguito un brano, quando una nota viene prolungata e quando no, unitamente alle numerosissime onomatopee. Infine, Shinichi Ishizuka non ha avuto paura di disegnare interi capitoli senza dialoghi, dando importanza unicamente al disegno, lasciando che fossero i movimenti dei personaggi a comunicare, quasi come se l’immaginazione del lettore fosse quindi capace di riempire quel silenzio avvertendo una musica che non c’è.

Blue Giant è stato un viaggio meraviglioso, un fumetto sulla musica capace di far appassionare non solo alla storia e ai suoi personaggi, ma anche al tema trattato, il tutto con una qualità tale da riempire gli occhi dalla prima all’ultima pagina. L’edizione portata dalla J-Pop è stata, infine, la ciliegina sulla torta per questo stupendo fumetto. Al di là dei poster presenti in ogni volume, dettaglio tanto apprezzato quanto in realtà superfluo, la leggibilità dei volumi è sempre stata eccellente e soprattutto le pagine a colori sono state in grado di trasportarci ulteriormente in quel mondo fatto di locali con la luce soffuse, lampioni sgangherati e tanto, tanto blu di questa magnifica storia.

Scheda tecnica
Autore: Shinichi Ishizuka
Data di uscita: 8 Feb 2023
Tipo prodotto: Fumetti
Prezzo: 15 euro
Rilegatura: Brossurato con Sovracoperta
Formato: 15×21
Interni: B&N, Colori
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