Marcel the Shell (titolo inglese Marcel the Shell with Shoes On) è un mockumentary scritto e diretto da Dean Fleischer-Camp con l’aiuto dell’attrice e doppiatrice Jenny Slate: il lungometraggio, candidato ai Golden Globe di questo 2023, verrà distribuito nei cinema in Italia dal 9 Febbraio da Lucky Red e Universal Pictures International Italy. Per mockumentary si intende un film che racconta eventi di finzione ma con un taglio documentaristico, spesso e volentieri espresso tramite la regia e la scrittura dei dialoghi in modo atipico.
Marcel the Shell è, inoltre, un film che mischia la presenza di attori in carne ossa con numerosissime parti in stop motion, in quanto proprio il protagonista Marcel altro non è che un piccolo mollusco capace di parlare.
Il film nasce dai corti animati in stop motion omonimi, pubblicati su YouTube e risalenti agli anni che vanno dal 2010 al 2014, ad opera sempre di Dean Fleischer-Camp e Jenny Slate: l’attrice nello specifico è anche la doppiatrice del piccolo Marcel.
La storia segue Dean Fleischer-Camp, che nel film interpreta se stesso, trasferirsi in un Airbnb in seguito alla separazione dalla moglie. Lì, il giovane scopre l’esistenza di Marcel e della nonna di lui, Connie, facendovi amicizia ed iniziando a girare un documentario sulle loro vite, postandone gli spezzoni su YouTube. Durante la creazione di questo documentario, Dean e Marcel inizieranno a conoscersi sempre meglio, aprendosi l’uno con l’altro e arrivando a curarsi a vicenda, in un percorso di crescita che nessuno dei due sapeva di aver iniziato a percorrere.
Il film spicca ovviamente per il suo soggetto e per le sue origini, partendo come già detto da piccoli corti pubblicati online quasi un decennio fa. Il lavoro in stop motion per dare vita a Marcel, sua nonna Connie e non solo loro risulta inoltre un altro interessantissimo elemento di appeal: quella dello stop motion è una vera e propria arte che richiede non solo moltissimo studio, ma anche una grandissima quantità di manodopera e pazienza. Uno degli esempi più recenti di stop motion è il Pinocchio scritto e girato da Guillermo del Toro che, inevitabilmente, ha un impatto visivo decisamente più potente. Marcel the Shell d’altronde non necessitava di chissà quali effetti speciali o budget, eppure i movimenti di Marcel e delle altre creaturine sono deliziosi, realistici ma comunque abbastanza innaturali da dare l’idea di creature effettivamente non umane. Lo stesso sound design è incredibilmente immersivo, rendendo le azioni dei molluschi ben percepibili, nonostante spesso e volentieri si limitino ad appoggiarsi a determinati oggetti, senza mai veramente afferrarli, essendo privi di mani.
Andando oltre queste caratteristiche, che comunque rappresentano uno splendido primo impatto con il prodotto, Marcel the Shell racconta una storia decisamente semplice e, sicuramente, già vista numerose volte. Ciononostante, proprio la semplicità del racconto e degli eventi messi in scena risulta efficace nel comunicare vari messaggi al fruitore, oltre che ad avere un grande impatto emotivo, grazie a dei tempi a schermo davvero ben gestiti. Marcel ha subito dei traumi che in qualche modo deve risolvere ma che, ovviamente, non cerca mai di affrontare davvero, sopraffatto dalla quotidianità e impossibilitato ad avere un confronto con qualcuno. Dean, allo stesso modo, fin dall’inizio del film tenta di nascondersi dietro la telecamera, così da non dover elaborare alcuni dilemmi che lo attanagliano: in modo classico i due arriveranno a comprendersi e in un’altalena emotiva saranno capaci di affrontare i loro problemi.
Probabilmente il punto di svolta per il film è proprio la caratterizzazione di Marcel: il personaggio infatti, lungi dall’essere un bambino, vive però il mondo con gli occhi di un infante, stupendosi di quasi ogni scoperta e affrontando la vita con un piglio positivo davvero contagioso. Fruendo del film quindi, molti dei cliché narrativi sfruttati risulteranno godibili proprio in virtù di personaggi ben scritti e funzionali alla storia e, grazie a Marcel, verranno a crearsi molte gag comiche, capaci di divertire un pubblico di tutte le età.
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Video e foto dall’Ufficio Stampa Lucky Red.