Bota Bota è un volume autoconclusivo scritto e disegnato dall’autrice Paru Itagaki, conosciuta ai più grazie successo internazionale Beastars. La storia si compone di 6 capitoli ed è stata pubblicata in Giappone dalla Nihon Bungeisha nell’anno 2020, mentre in Italia è stata portata dalla Planet Manga. Il volume portato sugli scaffali questo autunno oltre ai capitoli costituenti Bota Bota, contiene anche un vecchio One Shot dell’autrice, chiamato Barbabianca e Grandi Tette, oltre a due pagine extra con le quali la Itagaki spiega la genesi dell’opera in modo tragicomico.
Le vicende di Bota Bota ruotano intorno alla protagonista Mako Higari, una giovane impiegata di 29 anni che ci viene presentata da subito single e desiderosa di avere rapporti fisici al limite della ninfomania. In brevissimo la storia ci introduce all’enorme problema che affligge la protagonista: quando entra a contatto con dello sporco, il suo naso sanguina al punto da poter inondare stanze intere. Da qui ci viene fatto comprendere che la sua costante ricerca di un rapporto fisico più che un vizio, nasce dalla necessità di superare questo suo problema, che inevitabilmente le preclude una vita normale, compresa la possibilità di avere una relazione carnale e sentimentale.
Conoscendo l’autrice Paru Itagaki è abbastanza semplice immaginare le tematiche intorno alle quali costruisce le sue storie e Bota Bota non fa eccezione: in pochi capitoli l’autrice parla apertamente di sessualità, traumi familiari e società, usando il punto di vista di una donna, la protagonista. Il fumetto cerca di far capire che anche quelli che non appaiono come traumi, in età infantile, possono condizionare pesantemente la propria vita da adulti. Allo stesso modo la Itagaki porta avanti la sua lotta sulla libertà sessuale delle donne, mostrando come la società, in particolar modo maschile, non sia pronta ad accettare questo concetto, mancando di rispetto a qualsiasi donna esuli dagli standard comuni.
La chiave umoristica di questo fumetto è prettamente giapponese, basti pensare a come sia un loro luogo comune quello di perdere sangue dal naso quando si è eccitati, una gag che si sta facendo largo qui in occidente proprio grazie ad anime e manga ma che non è affatto radicata nel nostro tessuto culturale. Unitamente all’espressione di altri concetti, Bota Bota potrebbe risultare un po’ criptico o quantomeno distante dal gusto di noi lettori italiani, ma ancora una volta viene in aiuto la conoscenza dell’autrice stessa, oltre che la capacità di contestualizzare ciò che si legge. La Planet Manga infatti ha già pubblicato la sua grossa opera di debutto, Beastars: averla letta e conoscere quindi l’autrice è il perfetto punto di partenza per non farsi prendere in contropiede da Bota Bota.
Per quanto concerne il volume italiano, i due extra sono interessanti per due motivi: il One Shot è stato usato dall’autrice per iniziare la sua nuova opera, Sanda, al momento serializzata solo in Giappone ed arrivata al quinto volume. L’ultimo extra invece è uno spaccato realistico e divertente sul mondo dell’editoria, che spesso e volentieri i lettori meno informati ignorano completamente. Capire con questo extra che Bota Bota esiste più per esigenze commerciali in qualche modo lo spoglia della sua aura artistica, ma contestualmente potrebbe calare il lettore in un contesto realistico nel quale comprendere che quasi sempre ciò che leggiamo è scritto tanto per passione quanto per esigenze di mercato.
Bota Bota è sicuramente un must per i fan di Paru Itagaki, un’autrice giovanissima ma già in possesso di uno stile riconoscibile e un’identità forte ed interessante. Per tutti gli altri lettori, questo volume resta comunque divertente e tematicamente possente, soprattutto lanciando diversi messaggi femministi di peso.
Scheda tecnica
Autrice: Paru Itagaki
Data di uscita: 20 Ott 2022
Tipo prodotto: Fumetti
Prezzo: 7,90 euro
Rilegatura: Brossurato con alette
Formato: 13×18
Interni: B & N
Pagine: 216