Emma Wrong di Lorenzo Palloni e Laura Guglielmo, Saldapress – Recensione
C’è un fascino ancestrale nelle classiche storie di spionaggio. Quella perenne voglia di scoprire tutti i misteri messi in scena, il fascino dell’ambientazione retrò e l’attesa per un finale inaspettato.
Se si parla di Stati Uniti, anni ’50 e spy story, la prima immagine che viene in mente è quella di un film in bianco e nero dell’epoca. O magari qualche pellicola di Alfred Hitchcock, a cavallo tra il 1946 di Notorious e il 1959 di Intrigo internazionale. Ed è da queste premesse che parte il graphic novel che si va a consigliare. Emma Wrong è scritto da Lorenzo Palloni – che abbiamo anche intervistato per un altro suo fumetto, Isole – , disegnato e colorato da Laura Guglielmo e pubblicato in uno stupendo cartonato da Saldapress.
Stati Uniti, Nevada, 1951. Un piccolo motel che si prepara ad assistere ad un’esplosione nucleare nel deserto. Una storia dove nessuno è chi dice di essere. In questo contesto la protagonista coreana Emma Wong (no, non ho dimenticato la R) vuole ritrovare il suo amato, la migliore spia al mondo, che lei sa essere in quel motel, ma non quale volto abbia.
La storia mette subito in chiaro quanto la donna sia ossessionata dall’uomo e quanto il titolo sia significativo. Emma Wrong ha infatti una forte assonanza con l’inglese “am I wrong?” (Mi sbaglio?), che richiama al tema principale del graphic novel: l’errore, le conseguenze che gli sbagli hanno sulla propria vita e la paura di commetterli.
Errore, amore e ossessione si intrecciano a personaggi che Palloni stratifica e rende memorabili, in una storia che richiama al cinema thriller anni ’40 e ’50, dove la gestione hitchcockiana della tensione domina e il ritmo è gestito in maniera tale da tenere incollati fino al perfetto finale.
Ma questa storia non potrebbe mai funzionare senza l’incredibile comparto artistico di Laura Guglielmo, vincitrice del premio Coco 2022 di Etna Comics, come miglior disegnatore italiano.
Palloni e Guglielmo seguono approcci diversi che si fondono alla perfezione: da una parte ispirazioni cinematografiche e letterarie, dall’altra ispirazioni provenienti dalla pubblicità e dalle riviste di moda anni ’50. Questi studi portano ad ammantare il fumetto di una palpabile eleganza, accentuata dal tratto morbido e dal meraviglioso design di Emma (tranne i manichini, quelli sono giustamente inquietanti).
A primo impatto lascia sbalorditi il colore: nel fumetto spicca l’assenza di nero (lettering escluso), sostituito dalle due tonalità principali che dominano le tavole: un azzurro tenue come il cielo e un arancione fluo, forte e deciso. Accompagnano poi le relative sfumature, in particolare il blu e l’ocra. L’insieme dei colori e la bilanciata ed inaspettata gestione degli stessi creano un’atmosfera unica. Sembra di ritrovarsi in un film anni ’50, solitamente in bianco e nero, al quale sono stati applicati alcuni colori tipici degli accesi cartelloni pubblicitari dell’epoca. Si è comunque di fronte ad un fumetto moderno per tutti gli aspetti, ma con un sapore vintage e una personalità cromatica che esplodono davanti agli occhi.
Ma la ricerca visiva non si ferma a colori, vestiti, oggetti, luoghi ed atmosfere. Le tavole seguono un’impostazione semplice ma pronta ad essere distrutta quando la narrazione lo richiede. Le classiche forme quadrate e rettangolari vengono sostituite da triangoli e trapezi quando interviene l’azione, mentre i confini rigidi delle vignette si “sciolgono” in presenza di un flusso di coscienza, di un ricordo, di una canzone. Ci sono giochi di composizioni con le figure, tavole con impostazione classica ma capaci di spingere al massimo la tensione, testi di canzoni che divengono parte della tavola rinunciando agli angusti limiti dei balloon.
La funzionalità dell’apparato visivo si coniuga in maniera atipica con il genere messo in scena e con i potenti messaggi che il libro veicola. Messaggi sulla percezione che abbiamo di noi stessi, sui legami con il nostro passato e quanto ci definiscano, su come ci leghiamo alle altre persone e sull’importanza (e forse la necessità) degli errori che tutti inevitabilmente commettiamo. Il contesto rende poi inevitabili accenni a tematiche come l’identità che si mostra a chi ci è di fronte, l’egoismo e la curiosità che diviene ossessione.
Emma Wrong è una festa continua per gli occhi e il cervello, un’esplosione atomica di tematiche, personaggi e colori che rende impossibile staccarsi dalle pagine, un po’ come per Emma è impossibile staccarsi dal suo Michael.
Scheda tecnica
Autore: Lorenzo Palloni, Laura Guglielmo
Data di uscita: 22/04/2021
Prezzo: 22,00 euro
Pagine: 192
Rilegatura: Cartonato
Formato: 190×275 mm
Interni: colori