Strani cieli sopra Berlino Est di Jeff Loveness, Lisandro Estherren e Patricio Delpeche – recensione

Berlino Est, 1973. Segreti che si adagiano su altri segreti, si intrecciano, si stratificano come residui organici nel terreno, che nel tempo diventano una massa nera, informe ed oleosa ma in grado di alimentare un’intera specie. Un po’ come il petrolio, i segreti diventano inestricabili ed indistinguibili, ma una verità più leggera che vi soggiace troverà comunque il modo di venire a galla. Nel concetto di verità, nelle sue applicazioni e nel come esso interagisce con il nostro essere ed i nostri segreti vive Strani cieli sopra Berlino Est.

Strani cieli sopra Berlino Est
Foto di Angelo Giannone

Un thriller con un incipit da noir e uno sviluppo quasi da horror slasher, ma con in mezzo una voce narrante e una tematica filosofica. Il protagonista, Herring, è una spia americana infiltratasi nella Stasi di Berlino Est, che una sera assiste allo schianto di una meteora e viene inviato in un bunker estremamente segreto ad indagare sulla natura dell’oggetto in questione. Se di un oggetto si tratta.

Foto di Angelo Giannone

La sceneggiatura dell’acclamato Jeff Loveness (Rick e Morty) si articola per diverse pagine su due livelli di narrazione, il primo della voce narrante che riflette sulla natura dei segreti, della verità e su quanto i primi ci corrodano nell’animo. Il secondo è il livello di narrazione visivo, con gli stati d’animo del protagonista e la Berlino Est degli anni ’70, prima di finire nel bunker dove si svolgeranno le vicende.

Strani cieli sopra Berlino Est
Foto di Angelo Giannone

I meravigliosi scorci della città, le iniziali inquadrature cinematografiche e gli “zoom” prendono vita grazie alla meravigliosa mano di Lisandro Estherren, disegnatore di origini argentine dotato di uno stile riconoscibile e dalle molte influenze. Il tratto sottile e tremolante è pieno di vitalità, si mantiene chiaro e leggibile, coadiuvandosi con il colore per creare tavole di enorme impatto. Infatti, quando nel bunker gli ambienti urbani svaniscono e tutto si chiude entro mura e corridoi, Estherren compie uno sfoggio di maestria presentando l’alieno che giaceva nel meteorite. Il design della creatura è strepitoso, riconoscibile tra mille e disturbante al punto giusto, un misto tra un parassita insettoide e “l’uomo che cammina” di Alberto Giacometti.

Foto di Angelo Giannone

I colori sull’azzurro che lo caratterizzano, assieme all’effetto grafico che esprime le conseguenze del contatto tra l’umano e la creatura sfumano ulteriormente di horror la storia. L’uso delle ombre, dei rossi e dei blu veicolano perfettamente gli stati d’animo delle scene e le allucinazioni visive che la creatura provoca distorcono lo spazio e sfruttano in maniera ottima il mezzo fumettistico.

Foto di Angelo Giannone

Il risultato è una storia che inizia come un noir di spionaggio, ma evolve in un thriller fantascientifico con tinte horror, a metà tra lo slasher di Alien e la filosofia di Solaris, dove un gruppo di umani isolati in un contesto ristretto vengono a contatto con le loro inquietudini più profonde.

Strani cieli sopra Berlino Est è una storia graficamente sublime e intrigante dal punto di vista narrativo, capace di far riflettere sul concetto di segreto e verità e sull’uso che ne facciamo, senza dimenticare il contesto storico, il dramma, l’azione e la tensione che dovrebbero caratterizzare ogni ottimo thriller.

La copertina dell'albo Strani cieli sopra Berlino Est
La copertina dell’albo Strani cieli sopra Berlino Est, di Jeff Loveness, Lisandro Estherren e Patricio Delpeche, pubblicato da Saldapress (2022)

Scheda tecnica

Autore: Jeff Loveness, Lisandro Estherren e Patricio Delpeche
Data di uscita: 28 Ott 2022
Tipo prodotto: Libri
Prezzo: 14,90 euro
Rilegatura: Brossurato
Formato: 168 x 256 mm
Interni: Colori

Foto di Angelo Giannone

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