Spider-Man: la storia della mia vita di Chip Zdarsky, Mark Bagley – recensione

Qualunque lettore di fumetti supereroistici ad un certo punto si sarà chiesto: “ma perché in questi fumetti il tempo sembra non passare mai?” o “come sarebbero queste storie se il tempo passasse davvero?”. Parte del fascino di questi personaggi risiede nel loro essere virtualmente immortali, eternamente “giovani”, pur viaggiando attraverso le decadi ed i periodi storici. Grazie a questo stratagemma – ed un accurato sistema di retcon e reboot – i supereroi diventano icone, in grado di passare dalle due dimensioni dei fumetti alle quattro del nostro mondo, trascendendo il tempo.

Ma la curiosità resta legittima e quelle domande non rimarranno senza risposta. Infatti, nel 2019, lo scrittore Chip Zdsarsky (pseudonimo del giornalista Steve Murray) e il disegnatore Mark Bagley danno vita a “Spider-Man: La storia della mia vita”.

Nel 1962 il supereroe comparve sull’ormai leggendario Amazing Fantasy #15  e proprio in quell’anno ha inizio questo fumetto, che in sei numeri racconta 57 anni di vita di Spidey. È quindi chiaro come le pagine possano volare via per la pura curiosità di scoprire come sono stati reinterpretati gli storici nemici e i passaggi chiave di 60 anni di storie del ragnetto (eventi e crossover inclusi), ma c’è molto più di questo.

spider-man la storia della mia vita
Foto di Angelo Giannone

La premessa del what if dà luogo ad una storia non solo coerente nello svolgersi degli eventi, ma anche emozionante e completa da ogni punto di vista, anche per chi non ha mai letto nulla di cartaceo del personaggio. Com’è ovvio per una storia di questa durata ed intenti, molti eventi e personaggi restano off-panel. Tuttavia, non viene lasciata la sensazione che manchi qualcosa, visto che ogni elemento o personaggio inserito nella storia viene contestualizzato.

Ad una narrazione densa ma ben ritmata contribuiscono le tavole di Mark Bagley, caratterizzate da un’impostazione semplice ed un tratto deciso e comprensibile. Spicca l’utilizzo delle linee cinetiche per l’enfasi del movimento e degli sfondi emotivi, che esaltano le eccellenti espressioni facciali. Bagley è inoltre incredibile nel riuscire a introdurre i cambiamenti dovuti all’età nei suoi personaggi, senza ricorrere a deformazioni cartoonish; questo diventa rimarchevole quando si ha a che fare con chi è già anziano ad inizio storia, come zia May oppure JJJ nell’extra a lui dedicato.

spider-man la storia della mia vita
Foto di Angelo Giannone

Queste caratteristiche corrono poi parallelamente all’evoluzione dell’ambiente, del contesto storico e di conseguenza del vestiario e delle acconciature dei personaggi. Bagley è altresì molto attento alla caratterizzazione di New York ed a far immergere il lettore nelle decadi attraversate dalla storia, una per capitolo. Ad esempio, la Mary Jane degli anni ’60 somiglia molto alla pin-up che era in origine, soprattutto per acconciatura e inchiostrazione dei capelli, per poi avvicinarsi ad un design più moderno ma che risente comunque del passare degli anni. Allo stesso modo evolvono le tute di Spider-Man, con avanzamenti tecnologici costanti, atti spesso a compensare le mancanze fisiche di Spidey dovute all’età.

Menzione d’onore poi al colore, opera di Frank D’Armata, con l’uso delizioso di tonalità e ombre, oltre ad un sistema di focalizzazione dell’attenzione dello spettatore, tramite una leggera messa in luce dei personaggi principali nelle scene affollate.

Un perfetto equilibrio testo-immagine, quindi, capace di portare al massimo la componente emotiva della storia. Ci avrete fatto caso, ma non l’ho ancora chiamato per nome: Peter Parker. Protagonista e cuore pulsante della storia, la sua evoluzione colpisce il cuore del lettore come poche altre. Ogni nuovo trauma, perdita e decade di vita lo porteranno ad evolvere, modificando la sua percezione del mondo e incidendo sul suo senso di responsabilità. Questa è il tema principale dell’intera storia, nonché colonna portante del carattere di Peter. Il modo di viverla cambierà in base all’età, per cui, come in una spirale, si ritorna sugli stessi punti ma con sempre più esperienza. Più esperienze, più traumi, più stanchezza, più debolezza.

Spider-man la storia della mia vita
Foto di Angelo Giannone

I cambiamenti fisici e caratteriali di Peter viaggeranno mano nella mano, così come farà con lui MJ. L’evoluzione del loro rapporto, la famiglia e le conseguenti (ulteriori) responsabilità fanno da base alle scene più emozionanti della storia. Non viene tralasciato nemmeno lo sviluppo del Peter scienziato, che contribuisce a completare il protagonista e introdurre tematiche dedicate.

In conclusione, Spider-Man: La storia della mia vita è una lettura eccellente da ogni punto di vista; sia che siate appassionati storici del personaggio o che non lo abbiate mai approcciato su carta, avrete fra le mani un fumetto che saprà emozionarvi e raccontarvi un’icona del fumetto.

La copertina di Spider-Man: La storia della mia vita. L’edizione integrale (2022) è stata pubblicata due anni dopo rispetto alla prima (2020), sempre da Panini Marvel

Scheda tecnica 

Autore: Chip Zdarsky, Mark Bagley
Data di uscita: 16 giu 2022
Tipo prodotto: Fumetti
Prezzo: 29,00 euro
Pagine: 240
Rilegatura: Cartonato
Formato: 18.3×27.7 cm
Interni: Colori

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