Ruri Dragon di Masaoki Shindou, Manga Plus
Un normalissimo manga con ambientazione scolastica. Una ragazzina-drago come protagonista. Vale la pena dargli una possibilità? Perché questo è Ruri Dragon, manga pubblicato nella sezione Jump+ sulla piattaforma digitale Manga Plus, della quale vi abbiamo parlato in questa sezione.
Questo manga è scritto e disegnato da Masaoki Shindou, qui alla sua prima opera seriale, dopo aver firmato giusto qualche one-shot. La trama è riassumibile in pochissimi caratteri: Ruri è una normale liceale che si sveglia con un paio di corna e scopre di avere un papà drago. Fine. Nei suoi pochi capitoli pubblicati il manga è uno slice of life scolastico, che va alla scoperta del carattere della protagonista e della sua vita a scuola.

Il successo della serie è stato però esplosivo fin dal primo numero ed è stato dovuto essenzialmente al web. Come mai?
Sicuramente l’opera non spicca dal punto di vista visivo, ma il design della protagonista e le sue espressioni facciali scocciate e pigre sono adorabili. A livello caratteriale si va quindi a delineare il perfetto stereotipo della protagonista tsundere: introversa, contraria a manifestazioni d’affetto troppo esplicite, con qualche difficoltà a socializzare e mostrare affetto essa stessa. Se ben gestito questo tipo di personaggio può dar luogo non solo a gag divertenti ma anche a interessanti percorsi di crescita personale.
Seppur siano pochi i capitoli pubblicati, è evidente come il manga punti a raccontare un percorso di evoluzione di Ruri. Lei accompagna l’evoluzione caratteriale a quella fisica, con la comparsa ad esempio di determinati “poteri”. Inoltre, è chiaro come ci sia un messaggio di fondo di accettazione della diversità. Oppure ancora i cambiamenti draconici di Ruri potrebbero fungere da metafore per i cambiamenti che il corpo subisce durante l’adolescenza.
Per quanto magniloquenti possano sembrare questi temi, il manga li mette in scena in maniera leggera, aggraziata e divertente. Possiede una narrazione fresca e senza fronzoli, per riassumere in una parola: chill. È quella perfetta per descrivere Ruri Dragon. L’essere didascalica è un difetto che non appartiene a questa storia e i cliché del genere sono gestiti in maniera intelligente.

In pratica chiunque attorno a Ruri non solo accetta la sua diversità senza problemi, ma anzi manifesta una curiosità verso le sue singolarità, che la mettono al centro di fin troppe attenzioni. Chi cerca un selfie, chi vuole sapere cosa sia lei precisamente, chi trova molto graziose le corna, quasi fossero un accessorio. In maniera comica, ma operando un furbo ribaltamento di prospettiva, la diversità di Ruri la aiuta a venire a contatto con più persone, abbattendo i pregiudizi che lei aveva verso di loro. Ci sarebbe poi da approfondire il rapporto con gli insegnanti e con la, per ora, positivissima figura materna, ma ai posteri l’ardua sentenza.
Con una narrazione fresca e una protagonista pigrona e adorabile, Ruri Dragon merita appieno di essere una hit del momento, configurandosi come una lettura perfetta per chi vuole passare qualche minuto in tranquillità.
