25 anni di musica di Francesco Di Bella, tra carriera solista e nei 24 Grana: dovrebbe bastare questo per convincerci a un ascolto di Play with me. Un’antologia che però non è banale riproposizione di alcuni dei brani più significativi della produzione dell’artista napoletano, ma che presenta nuove versioni, aggiungendo ospiti importanti. In effetti, è proprio questo che sembra suggerire il titolo del disco, Play with me, cioè “suona con me”, e al contempo “gioca con me”.

Non la solita antologia, insomma, e in effetti i brani di Play with me possono anche essere ben diversi dall’originale. Si noterà ad esempio che ‘O diavolo nella versione del 2018 ha un vibe progressive rock molto più accentuato rispetto alla versione di Play with me, che vede Francesco Di Bella insieme a Pierpaolo Capovilla e Carmelo Pipitone (Marta Sui Tubi).
Questo è pure una conseguenza della genesi del disco, perché le tracce nascono qui insieme alla chitarra acustica di Alfonso Bruno, per essere poi completate insieme agli altri protagonisti.

Quanto sopra per dire semplicemente che – una volta completato l’ascolto del disco – potrebbe venire giustamente voglia di recuperare le tracce dai loro dischi originali per confrontarle con queste nuove, vivide versioni. Protagonista dell’album – come di tutta la discografia di Francesco Di Bella – è poi il dialetto napoletano, col quale si sono cimentati talvolta anche gli “ospiti”.
Ma passiamo ad esaminare i brani, tutti con una durata compresa tra i due e i quattro minuti. Avevo un progetto con Paolo Benvegnù offre atmosfere meno psichedeliche ma non meno sognanti del brano originale di Progetto (in Nuova Gianturco del 2016, lì duettata con Neffa).
Rivelazione non sembrerebbe neppure un reggae, al contrario dell’originale (contenuta in ‘O diavolo del 2018): il dialogo con la voce di Marina Rei si sposa poi molto bene col tema del brano (che fa riferimento all’Apocalisse di Giovanni) e offre un finale nuovo e incalzante.

Avere una vita davanti vede un duetto con Riccardo Sinigallia, proprio come nell’originale dei 24 Grana (da Ghostwriters del 2008), mentre L’attenzione, duettata con Dario Sansone (Foja), sembra quasi mostrare nella diversa interpretazione un atteggiamento diverso nei confronti della storia raccontata nell’originale dei 24 Grana (da Underpop del 2003).
Nuova Gianturco, duettata con Lucio Leoni, è uno dei brani più riusciti, e se nell’originale del 2016 sembra quasi di sentire le luci e i suoni del traffico di Napoli, oggi siamo cullati dal ritmo della chitarra acustica, quasi come dalle onde del mare.

Anche La costanza è una versione molto diversa da quella reggae contenuta per la prima volta in Metaversus (1999) dei 24 Grana. Pare più vicina alla versione in Francesco Di Bella & Ballads Café (2013), ma arricchita da un arpeggio riuscito e dal duetto con Ginevra Di Marco, che conferiscono un sapore “antico” al brano. Chiude il disco Turnamme a casa, dove troviamo Joe Lally dei Fugazi e Marco Parente: quasi un saluto.
In conclusione, Play with me è un ottimo modo per scoprire Francesco Di Bella o per ritrovare le sue canzoni in una veste nuova, fresca e ispirata.

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Foto da Red & Blue Music Relations.