Choujin X è il nuovo manga scritto e disegnato da Sui Ishida, già autore del più famoso Tokyo Ghoul (quest’ultimo edito in Italia da J-Pop). Choujin X al momento non è distribuito in Italia da alcuna casa editrice, ma è legalmente fruibile sul sito Manga Plus di Shūeisha in lingua inglese, spagnolo, portoghese, indiano e russo, rendendone la lettura fattibile per tutto il mondo. La serializzazione del manga è iniziata il dieci maggio del 2021 e, ad oggi Choujin X conta tre volumi editi in patria e ventiquattro capitoli, di cui l’ultimo pubblicato il quindici giugno di questo 2022, andando a chiudere il prologo dell’opera.

Copertina del volume 1 di Choujin X di Sui Ishida, pubblicato da S-Manga della Shūeisha, al momento non disponibile in Italia ©︎ Shueisha Inc.

Seguendo una narrazione molto simile a quella del suo precedente fumetto, Sui Ishida delinea un mondo pieno di esseri umanoidi dalle capacità straordinarie, i Choujin, temuti e in parte discriminati dal resto della popolazione. In un Giappone dei giorni nostri il protagonista, Tokio Kurohara, si ritroverà a divenire il centro di misteriosi avvenimenti che porteranno lui e il suo amico Azuma a iniettarsi un siero capace di trasformare gli umani in Choujin. Tokio otterrà dunque dei poteri e da lì in poi entrerà a contatto con un mondo che conosceva solo marginalmente, affrontando diverse volte la possibilità di morire e creando legami con altre persone in possesso delle sue stesse capacità.

Similmente a come fece già in Tokyo Ghoul, Ishida gioca molto con il mistero all’interno della sua storia, creando personaggi estremamente sopra le righe che parlano di se stessi più con le azioni e gli atteggiamenti, che con le parole. L’intricata rete di personaggi, gruppi, organizzazioni e le relazioni che legano tutti insieme sono sovrastrutture che coprono il cuore della narrazione, facendo apparire il fumetto come un viaggio di formazione che spesso si scontra con elementi diversi. Anche in Choujin X l’autore gioca con una relazione sbilanciata fra il protagonista ed un suo amico d’infanzia, creando un percorso di crescita per entrambi segnato da eventi traumatici e profonde autoanalisi.

Se per quanto riguarda le idee e il modo di sceneggiare Ishida sembra discostarsi dal suo passato, riprendendo a piene mani da Tokyo Ghoul e limando le cose dove riteneva necessario, dal punto di vista puramente visivo l’autore sembra essere estremamente evoluto. Choujin X non è migliore di Tokyo Ghoul per quanto concerne il lato grafico, bensì riesce a mantenere il fulcro di ciò che caratterizza Ishida, ovvero il suo tratto, l’inchiostratura simile a colpi di pennello e l’immaginario orrorifico legato a figure del mondo animale, ma lo declina in un modo sufficientemente diverso da mostrare il percorso evolutivo dell’autore.

Choujin X è comunque un fumetto figlio delle nuove politiche della Shūeisha: dalla morte del compianto Kentaro Miura le varie case editrici sembrano essere maggiormente permissive nei confronti dei loro autori, portando a modelli di pubblicazioni anomali. Ishida, con Choujin X, non ha una pubblicazione regolare fin dal primo capitolo, proprio per venire incontro all’autore, fra i cui disturbi uno di cui possiamo essere a conoscenza è uno scotoma scintillante, che durante la serializzazione di Tokyo Ghoul lo portò a lavorare usando diversi gradi di grigio invece dei colori.

Proprio per via di questo modello di serializzazione il manga sembra andare a fasi alterne, fra momenti di grande tensione e sperimentazione grafica da parte dell’autore, e altri piccoli momenti in cui tutto rallenta, come a voler dare tempo a Sui Ishida di imbastire il capitolo seguente. Ciò si nota anche dal numero di pagine dei vari capitoli, che può ampiamente variare delle trenta fino anche alle cinquanta o sessanta. Anche l’esistenza stessa di un prologo per Choujin X, che si è ufficialmente concluso con il capitolo 24, è una realtà della quale nessun lettore poteva essere a conoscenza né tramite la lettura del manga, né tramite informazioni esterne al fumetto. In generale questo fumetto cerca in ogni modo di comunicare quanto non si pieghi alle logiche commerciali che hanno caratterizzato le produzioni della Shūeisha negli ultimi anni, ponendosi come obiettivo solo quello di raccontare la storia che Sui Ishida sta lentamente creando in un calderone, con ingredienti dei quali non sappiamo ancora molto.

Choujin X è un manga che mette in luce tutte le qualità e forse anche alcuni dei difetti che hanno da sempre caratterizzato Sui Ishida: fra elementi riconoscibili mischiati con nuovi riferimenti, che spesso strizzano l’occhio a figure del fumetto occidentale come Moon Knight, questo manga si propone come un prodotto estremamente interessante ed artisticamente valido. Consci di ciò, speriamo vivamente che presto una casa editrice italiana decida di prenderne i diritti, ottenendo un gran seguito di lettori.

Choujin X Sui Ishida Manga Plus
Illustrazione del fumetto Choujin X, di Sui Ishida, da Manga Plus della Shūeisha ©︎ Shueisha Inc.

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