La mia fuga alcolica. Scappando dalla realtà è un manga scritto e disegnato da Kabi Nagata ed edito in Italia da J-Pop. Pubblicato in volume unico nel 2019, è la terza opera autobiografica della mangaka, dopo il volume unico La mia prima volta e i due volumi di Lettere a me stessa.

Questo farebbe pensare al manga come al terzo di una serie; tuttavia, è un volume fruibile anche in maniera isolata, visto che ogniqualvolta vengono richiamati eventi del passato (magari narrati negli altri due manga della Nagata) sono comunque ricontestualizzati o almeno riassunti.

Come nelle opere precedenti, l’autrice racconta un periodo molto recente della sua vita, andando ad attingere sia ai suoi ricordi che agli appunti presi sul suo diario in quel periodo. Nagata racconterà quindi del suo ricovero in ospedale a causa di una pancreatite acuta, causata dall’alcolismo e dei mesi successivi alla sua dimissione.

La storia è raccontata anche tramite una voce narrante della stessa autrice, che non si limita a creare un resoconto degli eventi, ma riflette mentre racconta la sua stessa storia.

In questo modo si hanno due livelli di racconto: le parole e i pensieri di Kabi Nagata che sta vivendo gli eventi e che compare quindi disegnata all’interno del manga e la Kabi Nagata del “presente”, che sta narrando la storia e riflette mentre la racconta.

Questi due piani di narrazione contribuiscono ad esporre la storia non solo in maniera lineare, ma a rendere il manga molto più che una mera cronaca degli eventi. Quella che si svolge davanti agli occhi del lettore è una vera e propria autoanalisi di una persona che decide di mettere a nudo la sua vita di fronte ai lettori, non tralasciando o alleggerendo mai le sue colpe, i suoi sbagli e gli aspetti più imbarazzanti della vicenda.

La mia fuga alcolica potrebbe sembrare all’apparenza un’opera estremamente drammatica e seriosa. E lo è. O forse no. Perché la vera magia nelle opere autobiografiche di questa autrice sta proprio nella messa in scena.

I disegni sono semplici e lontani dal realismo, tant’è che la stessa autrice non si imprime sulla tavola con il suo vero aspetto, ma anzi lo modifica dichiaratamente. Le tavole sono impostate con una predilezione per i rettangoli e uno scarso utilizzo delle vignette senza bordo. Molto spesso non ci sono nemmeno sfondi, eliminati per fare spazio a linee utilizzate per narrare l’umore che pervade la scena o la singola vignetta.
Questa semplicità però non significa banalità e non risulta un difetto, ma è anzi un mezzo efficace per rendere la lettura leggera (nonostante il tema) e scorrevole anche grazie al frequente utilizzo di schematizzazioni e rappresentazioni grafiche degli elementi più complessi da narrare.

Come se, per fare da contraltare alla gravità delle vicende, l’autrice decidesse consapevolmente di adottare un tono leggero e un registro quasi comico, tant’è che ad una sfogliata veloce il manga potrebbe davvero sembrare una commedia o una parodia.

Ci sono addirittura dei momenti in cui il manga suscita delle sane e sincere risate, che evitano di far pesare eccessivamente sul fruitore i fatti narrati e che contribuiscono, assieme alle riflessioni della voce narrante, a veicolare in maniera molto efficace tutti i messaggi dell’opera.

Ulteriore elemento di distinzione, anzi di unicità, dei manga di Kabi Nagata e di questo in particolare è l’utilizzo del colore. L’autrice, infatti, decide di utilizzare l’arancione per dare vita alle tavole, equilibrandole e colorando alcuni elementi su cui porre attenzione. Essendo praticamente assenti i retini (trame studiate per realizzare diversi toni di grigio oppure diversi effetti) e avendo pochissimi neri, questa scelta artistica risulta non solo originale e piacevole da vedere, ma aumenta l’immersione e la scorrevolezza della lettura.

 È come se ogni singolo elemento visivo e stilistico puntasse a far divorare il volume dal fruitore, che viene assimilato dalla narrazione e quasi senza accorgersene riflette non solo sull’alcolismo come patologia in sé ma inevitabilmente anche su se stesso. Con la sua leggerezza lontanissima dalla superficialità, Kabi Nagata non cerca l’empatia del lettore, quanto più di farlo riflettere su alcuni aspetti della sua vita, sull’importanza di non darsi per vinto, sullo sperare sempre nel domani e non demordere lasciandosi abbattere dalle difficoltà.

Contestualmente, riesce a raccontare l’alcolismo non come una dipendenza da compatire o stigmatizzare, ma come una conseguenza di un malessere interiore che, citando un dialogo della famosa serie TV The West Wing, ti porta a dire:

“Sono un alcolizzato. Non mi faccio un solo drink. Non capisco le persone che si fanno solo un drink. Non capisco le persone che lasciano metà calice di vino sul tavolo. Non capisco le persone che dicono che ne hanno abbastanza. Come puoi averne abbastanza di questa sensazione? Come puoi volere non sentirti così più a lungo?”

La mia fuga alcolica non parla solo di alcolismo. È un racconto scritto poco tempo dopo i fatti accaduti, per cui ad un certo punto la Kabi Nagata del passato arriva quasi a “toccare” quella del presente e il racconto evolve, muta. L’autrice si rende conto che ciò di cui ha realmente bisogno sono soddisfazioni lavorative e forse un partner da amare e da cui essere amata. Il racconto da narrativo e autobiografico diventa quasi metanarrativo, con l’autrice che non sa come concludere il manga e quindi racconta anche di questo problema.

Il racconto finisce con una presa di coscienza, quasi un’epifania. Finisce con ottimismo e perché in quel momento l‘autrice ha deciso che aveva raccontato abbastanza e le conseguenze delle sue ultime riflessioni saranno, chissà, oggetto di un altro racconto.

In definitiva, è impossibile non consigliare questo manga. Lo stile unico, la narrazione, la messa in scena e le tematiche ne fanno una lettura allo stesso tempo leggera e impegnata, che lascerà sicuramente un segno nel cuore di chiunque ci si approcci.

La mia fuga alcolica Scappando dalla realtà Kabi Nagata
La copertina del manga La mia fuga alcolica. Scappando dalla realtà di Kabi Nagata, pubblicato da J-Pop (2022)

Scheda tecnica

Autore: Kabi Nagata
Data di uscita: 16 mar 2022
Tipo prodotto: Libri
Prezzo: 12,00 euro
Pagine: 136
Rilegatura: Brossura con sovracoperta
Formato: 15×21 cm
Interni: B/N

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