Incontriamo virtualmente Joe Barbieri, a distanza di alcuni mesi dall’uscita del suo ultimo album, Tratto Da Una Storia Vera. Lo incontriamo scoprendo che il 2022 in arrivo sarà un anno importante per lui (come ci spiegherà nel corso dell’intervista di seguito).

Niente di grave Joe Barbieri
Joe Barbieri. Foto di Angelo Orefice

Prima di arrivare al punto, però, diamo di nuovo uno sguardo a questo ultimo disco, che conta su presenze importanti. Tra queste, ricordiamo la tromba di Fabrizio Bosso e le voci Sergio Cammariere, Tosca e Carmen Consoli, che lo arricchiscono col loro tocco, ma sposandosi perfettamente allo spirito che permea l’opera.

Tratto da una storia vera Joe Barbieri
La copertina dell’album Tratto da una storia vera di Joe Barbieri (2021 – Microcosmo Dischi/Warner Music Italy)

Da Tratto Da Una Storia Vera di Joe Barbieri sono stati estratti due singoli, Promemoria e Niente di grave. Il primo è quasi una lezione di vita, espressa con immediatezza e semplicità (ma proprio per questo non banale), nelle relazioni sentimentali. Il secondo può contare sul violoncello del virtuoso brasiliano Jaques Morelenbaum, ed è una serena ma vibrante ode alla “vita qualunque”.

Joe Barbieri
Joe Barbieri. Foto di Angelo Orefice

Joe Barbieri sembra difatti entrare quasi in punta di piedi, per poi sorprendere – talvolta in maniera maestosa e potente – ma sempre con toni morbidi e delicati. Non che la musica di Joe Barbieri abbia bisogno di alzare i toni per farsi apprezzare dall’ascoltatore; d’altra parte, anche se questo è un lavoro raffinato e alle volte sottile, non abbiamo sicuramente di fronte un album freddo o impersonale. Al contrario, e il pensiero in merito del cantautore sembra ben chiaro nel brano La giusta distanza:

ma vivere a salve non fa per me e basta
io voglio bruciare a un passo dal sole
io voglio cadere, rialzarmi ed andare
io voglio sbucciarmi le labbra ed il cuore

Non manca neppure un angolo di questo disco dedicato a Napoli, e la Napoli di Joe Barbieri colpisce in maniera anche originale, coi due brani Lazzari felici e Vedi Napoli e poi canta (quest’ultimo con l’organista Alberto Marsico e ritmi latini).

Abbiamo intervistato Joe Barbieri, che ringraziamo per aver risposto alle domande di XtraCult:

Il tour dell’ultimo album prosegue dopo l’estate, nella non facile situazione di questi anni. Come lo sta vivendo? 

In realtà so di non dire nulla di nuovo e di unirmi ad un coro piuttosto numeroso di colleghi quando raccontano che il contatto con il pubblico è una dimensione angolare per far restare in equilibrio la propria espressività. La composizione ed il lavoro in studio sono due momenti meravigliosi (per me lo sono certamente) ma portare la musica al di fuori del proprio privato, e vederla “scorrere” sui volti della gente mentre la si suona, sentire il pubblico cantare, ripaga di ogni cosa. Dunque aver ripreso l’attività concertistica la scorsa estate e poterla continuare in questa stagione invernale è, direi, vitale.

Joe Barbieri. Foto di Angelo Orefice

Tratto da una storia vera è l’album più autobiografico di Joe Barbieri. Cosa ha voluto comunicare di sé e perché? 

La premessa che chiarisce molto se non tutto del senso di questo disco è che una delle cose di cui sono più orgoglioso è rappresentata dal fatto che in tanti anni come autore di canzoni ho praticamente sempre messo su carta il mio vissuto e le storie che ho osservato di prima mano. Con questo disco ho voluto dire grazie a tutto quanto mi è accaduto e che mi ha condotto fin qui, lo immagino come una sorta di “belvedere” dal quale poter abbracciare in un unico sguardo tutta la strada percorsa, i sacrifici fatti, le persone incontrate, la musica ascoltata. Una vita intera in un disco, insomma.

In Tratto da una storia vera c’è anche la collaborazione di tanti amici. Quale significato dà all’amicizia? 

Nella musica le amicizie possono nascere molto facilmente quando si ha un tessuto musicale comune, comuni riferimenti, e soprattutto la medesima voglia di dialogo nell’arte. Nel corso della mia carriera di incontri inestimabili ne ho avuti tanti, da Pino Daniele fino ad Omara Portuondo, passando per molto del meglio del jazz italiano e internazionale. Ho trovato molto spesso disponibilità al confronto, alla generosità, allo scambio. Fuori dalla musica invece sono estremamente selettivo: pur avendo piacere a stare con tutti, difficilmente riesco a concedere di accedere ad uno strato davvero profondo di me stesso. Il risultato è che nella mia vita c’è un’unica amicizia che dura da quasi trent’anni più poche altre davvero preziose, la somma sta sulle dita di una mano.

Negli anni ha ricevuto anche un grande consenso all’estero. Cosa ricorda con particolare piacere?

Del lavoro all’estero apprezzo i viaggi, la leggerezza che il confronto con le culture diverse ti lascia addosso. Ho detto in tante interviste – e lo ripeterò anche stavolta – che oltre all’Europa (Francia, Germania e Spagna in testa) conservo un particolare ricordo del Giappone, dove la gente ascoltava i miei concerti con gli occhi chiusi. Mi incuriosiscono molto e dunque mi auguro di visitare e di suonare presto in Corea del Sud ed in Messico.

Cosa porterà il 2022?

Il prossimo anno potrò festeggiare i trent’anni di carriera, e mi piacerebbe portare (magari finalmente liberi da troppe costrizioni) il racconto di questo ultradecennale percorso in lungo e in largo per il nostro Paese con molti concerti, e – sarebbe bello – con una festa finale da immaginare magari nella mia Napoli. La ciliegina sulla torta per festeggiare questo compleanno tondo sarà infine la pubblicazione di questo album dal vivo registrato pochi giorni fa. Mi pare un buon programma.

Joe Barbieri. Foto di Angelo Orefice

Sito ufficiale:

https://www.joebarbieri.com/

Social Media:

https://www.facebook.com/joebarbieri.official/
https://instagram.com/maisonbarbieri

Joe Barbieri. Foto di Angelo Orefice

Articoli correlati:

Tratto Da Una Storia Vera, il nuovo album di Joe Barbieri

Niente di grave, il nuovo singolo da Tratto da una storia vera

Foto e video dall’Ufficio Stampa Red & Blue.

Write A Comment